Ninfea Ade 2011 - Rock, Grunge, Alternativo

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Revival grunge fuori fuoco più che fuori tempo massimo: lunga vita allle camice di flanella!

Nel 1993 ho comprato la mia prima camicia di flanella. Nel 1993 ho comprato le mie prime sneakers degne di questo nome, un paio di Airwalk original. Dopo tre anni di onorata carriera sarebbero state accantonate, causa fetore, per un paio di ben più solidi Doc Martens.

La mia principale fonte di informazione era Metal Shock ed attraverso le pagine di collaboratori non troppo allineati alla linea editoriale principale arrivai ben presto ad "In Utero", uscito quell’anno, il cd (per altro avrei dovuto aspettare ancora un po’). Un amico più grande, perché c’è sempre un amico più grande nell’aneddotica didascalica, scoperta questa mia passione, mi aveva prestato "Nevermind" e "Bleach", data la sua nuova passione per i dancefloor di provincia (e frequentatrici, per lo più). Glieli avrei ridati qualche anno più tardi, “Nevermind” almeno, perché “Bleach “ancora lo conservo. Se “Smell Like Teen Spirit” infatti era stato il grimaldello facile e generazionale (ma ai tempi generazionale non l’avrei mai detto, lo ammetto) sul disagio da provincia, “Love Buzz” ed “About a Girl” erano state rivelazioni. A pochi mesi di distanza, mi sarei visto pavoneggiare per le vie del paese con al braccio il mio primo vinile nuovo (non la solita paccottiglia metal usata che compravo in saldo), “Vitalogy”, andando ad assistere alle prove del primo gruppo grunge del circondario, un po’ perché mi sentivo l’esperto locale di riferimento, un po’ perché innamorato di una delle spasimanti del batterista. Ah, avrei anche abbandonato le lezioni di chitarra classica per una Fender malconcia ed un improbabile distorsore italiano marca Bespeco, ma questa, forse, è un’altra storia.

Si, lo so, ci sarebbe da recensire un disco ma il suo potere evocativo di quel mio periodo storico è molto più forte della sua sostanza. Quello dei Ninfea, trio tarantino attivo da 12 anni, è infatti un disco fortemente influenzato dal grunge, seppur annacquato da anni di ristampe di unplugged vari e da certi fratelli Ferrari, anche per le liriche. Le strutture base utilizzate per arrangiare i vari brani sono molto simili e decisamente prevedibili, facendo scemare ogni possibile effetto di accumulo. La tenuta ritmica del combo non è delle più felici, sopratutto quando cercano variazioni più ardite. I testi in italiano non lasciano particolare segno nella loro malinconia irrisolta ed anche l’intonazione non è sempre impeccabile.

Nel 2011 è uscito uscito questo lavoro e quindi spero che, in prossimità della nuova release prevista per il 2014, vi sia stata un’evoluzione. Nel 1993 ho comprato la mia prima camicia di flanella. Quest’anno ho perso qualche chilo. Magari...

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La recensione Ade di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-19 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • kingsimo1 11 anni fa Rispondi

    nella descrizione potevi anche scriverlo giusto il plurale di camicia...o intendevi davvero CAMICE?! prima impariamo a scrivere, poi a recensire. Non provarci nemmeno a dire che è un errore di distrazione.