Criminal's Party La velocità del buio 2011 - Stoner, Rock

La velocità del buio precedente precedente

Rock derivativo ma godibile. Al momento più a suo agio in un contesto live.

Non è molto difficile descrivere a parole la musica dei Criminal’s Party. Trattasi di un rock piuttosto classico che si mantiene sempre in bilico tra hard-rock, heavy metal e grunge di scuola seattleiana dei primi anni ’90. Nelle otto tracce che compongono il loro disco d’esordio è dunque facile imbattersi in una miriade di riferimenti ai pesi massimi dei generi appena elencati. C’è da dire però che “La velocità del buio” è un album si derivativo, ma nel complesso godibile. Soprattutto quando il quintetto riesce a levare l’ancora dal proprio background e slegarsi temporaneamente dai propri punti di riferimento principali. Come quando prende in prestito la sfrontatezza e sfacciataggine del punk-rock in “Screams”, o quando butta un occhio in territori indie con “Party Party” ed i suoi riff di chitarra un pò alla Strokes. Questi, insieme al mid-tempo di “Hold On”, risultano gli episodi più riusciti ed accattivanti dell’intero lavoro. Mi ha quasi sorpreso l’assenza di una ballata, la cui presenza sembra diventata un must in ogni disco rock che si rispetti. Al suo posto troviamo però “Io non sono qui”, unico brano in lingua madre che apre un discorso da approfondire maggiormente in futuro. 

Ai Criminal’s Party non si possono non riconoscere determinate qualità. Il loro album si ascolta agevolmente anche se caratterizzato da una minimale creatività, nonché da una leggera prevedibilità. Credo che in un contesto live le loro creazioni possano acquisire un maggiore appeal emotivo su chi ascolta. In studio c’è ancora bisogno di fare un passo avanti.

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La recensione La velocità del buio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-02 00:00:00

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