Bolgia di Malacoda
A un metro da Decebalo 2013 - Post-Rock

A un metro da Decebalo

Disastro su tutta la linea: volgare, privo di contenuto e musicalità. No way.

Quest'album è un disastro. 

In ordine di apparizione, la prima cosa che si nota  è che è registrato in maniera barbina e la qualità del suono è veramente pessima. 

Quando attacca il cantato in "Malacoda", forzatamente growl, viene da pensare che il cantante sia rimasto afono a vita dopo aver registrato il disco.  In più, quella teatralità esasperata che Ferus (nome d'arte del cantante) ci mette quando canta, unita alla scelta di utilizzare la lingua italiana lo fanno assomigliare a una sorta di Capovilla di terza mano, stendendo su tutto un velo di grottesco che ammazza definitivamente l'ascolto.

Detto ciò, passiamo alle note davvero dolenti. La chitarra, rigorosamente distorta, non ha nessun tipo di identità, se non quella di fare eco in maniera noiosa e trascinata alla scia della voce. I testi, forzatamente polemici, sono un'accozzaglia di banalità senza capo né coda, volgarità gratuite e bile in eccesso. E non parlo di "Adreimoida", che pur essendo la più irritante e sbandierando un sottotesto nazionalista, è una scelta di valori e pertanto non va discussa qui. Quello che mi lascia davvero perplessa sono frasi come "Come se la ride la Luna, povera troia la Luna" o "Merda merda delle mie brame guarda in faccia a chi c'ha fame". Frasi di cattivo gusto prima ancora che prive di senso, rafforzate malamente da una spolverata di parolacce, traboccanti di bile repressa e ancora più repressa proprio perché esaltata. 

Le uniche cose che si salvano sono quelle due o tre citazioni storiche e letterarie, a partire da quella del nome del gruppo e dell'album, che i Malacoda scelgono di utilizzare. 

Non so quali fossero le intenzioni dei tre toscani. Se assomigliare a una sorta di SOAD italiani o ricalcare le orme dei virtuosi connazionali Bachi da Pietra. Quello che è certo è che la serie di luoghi comuni che hanno scelto di utilizzare gli hanno cucito addosso un vestito brutto che sega loro le gambe piuttosto che esaltarli, e allo stato attuale non comunicano assolutamente nulla. Forse dovrebbero rimboccarsi le maniche e andare a cercare qualcosa da dire leggermente più a fondo. Per ora non ci siamo. 

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