Mr Fake Allophilia 2013 - Soul, Funk, R&B

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Pop-soul alla Barry White e acid jazz ma con qualche deviazione: un buon esordio

Timbro cavernoso, molto black, un po' alla Mario Biondi ma più ruvido, il fiorentino Lorenzo Abbate aka Mr. Fake dà alle stampe il suo esordio "Allophilia", interamente registrato e suonato da lui, anche se dal vivo si fa accompagnare da "una band di ottimi musicisti".

I territori sono soprattutto quelli del pop-soul anni Settanta-Ottanta (vedi "Hush hush" e "Nothing gonna change my life", che strizzano l'occhio a Barry White) e dell'acid jazz stile Brand New Heavies ("Let me cry", "Living forever", "Blue light"), ma Lorenzo si concede anche qualche fortunata incursione in terra giamaicana ("Jama mama", costruita sui botta e risposta ai bei backing in falsetto) e persino nell'hip-hop/neo r'n'b ("I'm Mr. Fake", che per base e flow richiama un po' le sonorità della scena francese).

Forse non tutto è perfetto, qualche piccola sbavatura nel sound c'è (se non si ha la possibilità di registrare i fiati, mettere quelli campionati rischia praticamente sempre di essere un autogol: anche se per fortuna qui ci sono solo in paio di pezzi); e il brano di chiusura "Maya (fly on)", unico episodio in italiano (il resto del lavoro si divide tra inglese, sia vero che fake - da cui il nome) dedicato presumibilmente alla figlia, svela un'intimità sincera ma un po' fuori luogo in un disco da club come questo.

Un disco che comunque rimane un ottimo prodotto, con le idee chiare e il coraggio di spaziare senza mai forzare la mano, con delle buone melodie e soprattutto una voce calda e autorevole. Piacerà senza dubbio agli appassionati di queste sonorità, e non sfigurerebbe per nulla, ad esempio, nella rotazione di una Radio Montecarlo.

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La recensione Allophilia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-04 00:00:00

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