Paul + Paula Fotografei voce na minha rolleyflex 2003 - Pop, Noise, Post-Rock

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Avevo già scritto questa recensione diversi mesi fa, quando “Fotografei voce na minha rolleyflex” (sotto forma di demo) mi era stato consegnato - brevi manu - da uno dei componenti della band. Ma di fatto, pur cambiando la forma, il dischetto confezionato dai Paul+Paula - i cui componenti, a dispetto di quanto lasci supporre l’intestazione, si contano in 4 unità - si rivela una piacevolissima sorpresa. La sostanza di cui si nutre è semplice ma gustoso indie-rock, con forti richiami a sonorità tipiche di band come Deus, Soulwax, Pavement e via dicendo. Una formula, perciò, che guarda soprattutto oltreconfine, ma che avrebbe pouto tranquillamente trovar posto fra i cataloghi di etichette come Homesleep, GammaPop, Urtovox, Suiteside e, non ultima, Fosbury rec. (appunto!). Ciò non toglie che Paul+Paula potrebbe in futuro essere anche un nuovo nome di Rough Trade, tanto per dire non solo di una label estera, ma anche delle affinità stilistiche che questa formazione di Verbania condivide(rebbe) con i nomi storici della casa inglese.

Il contenuto promette benissimo, con 11 tracce che fanno spesso dell’obliquità la prerogativa fondamentale, assieme ad una ricerca sui suoni che ci sembra figlia di tutto quel background elencato fino a qualche riga fa. Troverete perciò molte sfuriate elettriche (dalla quasi iniziale “Julie’s got a heartquake”, alla chiusura di “The state you put me in”, passando per “Como a cura” e “Backseat (a fake)”) e ballate di stampo radioheadiano (“Vanity deserves me”, “Approximate to one inch your way to lose control”), con in mezzo curiose mini-song che non vanno mai oltre il minuto e mezzo ma che non hanno certo l’apparenza di essere dei riempitivi.

Nel complesso il risultato finale è eccellente, considerando che lo ‘status’ artistico (e produttivo) del cd è nettamente superiore ai mezzi a disposizione. Un nome, quello di Paul+Paula, da segnare sul taccuino delle sorprese piacevoli di questo 2003 in attesa poi di veder licenziato il loro prossimo lavoro (anche) da una delle tante indipendenti estere dalle quali i Nostri attingono a piene mani.

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La recensione Fotografei voce na minha rolleyflex di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-11 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • federico1980 15 anni fa Rispondi

    Album bellissimo :) Complimenti...Ma che fine avete fatto?