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Crisi, Supermario e aspiranti punkabbestia sul dancefloor.

“Oggi è tempo di crisi, l'economia nazionale è da risollevare, la benzina costa troppo...” detto così, un testo del genere inviterebbe a una recensione di sole due parole: “Ma” e un'altra che inizia con “Va” e finisce con “Lo”. Invece userò qualche parola in più, perché c'è evidentemente dell'acida ironia nel modo in cui la voce impassibile di Emanuele De Marzi sciorina luoghi comuni mentre la musica ci invita a muoverci, e a pensare - se proprio non riusciamo a farne a meno - poco alla crisi attuale e più a quella di cui parlavano i Bluvertigo ai bei tempi in cui insieme ai Subsonica ci facevano riscoprire il gusto di ballare italiano. Oppure a lasciarci andare a daftpunkettosi Come Eravamo al ritmo di effetti sonori da sala giochi (“8 bit”), alternando progetti di vita da punkabbestia a Pechino ed epiche dichiarazioni al vocoder tipo “scrivo solo corsivo eppure ancora vivo”. Niente che non si sia già sentito sui dancefloor più rockettari negli ultimi vent'anni, ma ben (ri)fatto.

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La recensione ESAFASE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-16 00:00:00

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