DRYWET DRYWET 2013 - Elettronica, Ambient

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Ai Drywet piace l'ambient, i Boards of Canada, i pezzi tirati per le lunghe e in generale tutti i topos dell'elettronica downtempo

Ai Drywet piace l'ambient, i Boards of Canada, i pezzi tirati per le lunghe e in generale tutti i topos dell'elettronica downtempo. Tanto che questo loro primo EP potrebbe essere un bignami di quella sensibilità che si muove tra note di piano che si srotolano lente, orchestre in miniatura, voci distanti, pitchatissime, affogate in un oceano di riverberi. Colonna sonora di (aggiungete il vostro sfondo preferito).

Sarà per questo che Giovanni e Simone (già rispettivamente Pouk e This Gratia, e assieme anche nei Tropical Disease) cuciono insieme i dettagli in maniera così certosina. A volte ci riescono molto bene (le ripartenze di "A Higher Beach", l'impasto e il dialogo tra gli strumenti in "Gschnagenhardt", i velluti sui quali si stendono i vocals in "Colds"), altre volte meno (i suoni e i giri banali di synth in "Awakening (In Space)" che finiscono per appiattire tutto). I pezzi ci mettono un po' a entrare efficacemente in circolo ma quando accade capisci che la rotta del viaggio, l'insieme in sè, non è poi cosi male. Lasciarsi cullare e poi. Flussi e confini mobili. Devono e possono spingersi tanto in avanti, per trovare soprattutto qualcosa che li identifichi in pieno. Bravi, ma non ancora abbastanza.

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La recensione DRYWET di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-31 00:00:00

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