SUPERNOVOS I love l'universo 2013 - Strumentale, Post-Rock, Electro

I love l'universo precedente precedente

Un debutto istintivo, tecnicamente incerto, ma ugualmente evocativo quello dei Supernovos; post-rock ed elettronica retrofuturistica in salsa lo-fi.

Per quanto non affinata a dovere - anzi, spesso di grana grossa a dire il vero - la prima uscita dei bolognesi Supernovos risulta comunque meritevole d'attenzione. Una demo di cinque tracce per sondare l'insidioso terreno della scena indie guardandolo da lontano, senza neanche toccarlo, semplicemente librandosi all'interno di un etere strumentale indefinito quanto artigianale, fin da subito deliziosamente introdotto dalle illustrazioni del booklet curate da Laura Belli.

Nonostante l'evidente mancanza di una produzione artistica in grado di enfatizzare le aperture volumetriche e i cambi di registro - come il genere richiede - traspare fin dai primi vagiti di "Torch bearing boy" una più che salutare voglia di divertirsi, figlia dell'urgenza comunicativa, che rende godibile il flusso sonoro dall'inizio alla fine, persino nelle sue palpabili incertezze esecutive e nella sua giocattolosa resa fonica. Un'istintiva catarsi strumentale - quella del quartetto felsineo - che si divide tra post-rock scheletrico ed elettronica retrofuturistica e sognante, come a voler affratellare sotto lo stesso cielo Explosions In The Sky, Air, Beach House e quei 65 Days Of Static omaggiati candidamente a fine disco con una rivisitazione live della monumentale "Radio Protector", sigillata da un perentorio "siete meglio di Vasco" gridato a fine esecuzione da un'appassionata spettatrice. Che sia di buon auspicio?

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La recensione I love l'universo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-13 00:00:00

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