MARVINTRIPP HELLTOWN 2013 - Grunge, Alternativo, Punk rock

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Queste canzoni fanno bum

Che botta. È vero, la qualità audio di “Helltown” dei Marvintripp a volte non convince del tutto. Eppure le canzoni fanno bum lo stesso. Anzi, questi suoni un po’ impastati e indefiniti hanno un fascino corsaro molto anni Novanta. Siamo dalle parti di Seattle, prima che quel maledetto aprile del ‘94 ponesse fine all’ultima rivoluzione controculturale che il rock abbia conosciuto.

“Funny Girl”, per esempio, è proprio Nirvana versante “Bleach” fin dall’attacco. Grunge ad alta velocità come si suonava ai tempi in cui le Converse non erano ancora nelle mani della Nike. “Do You Want A Lemon” è un brano pieno di oscurità e lamenti, niente di originale ma fatto come si deve. “Bad Days” invece è il classico ballatone in cui il duro prova a fare il sensibile. Quelle cose lì però Cobain le faceva meglio. I Marvintripp sono bravi ma coinvolgono di più quando fanno casino.

Questo disco offre un’idea di band che oggi si sta purtroppo perdendo. “Helltown” infatti è un lavoro con una sua dignità artistica, frutto di una passione genuina per il rock alternativo di vent'anni fa. Unico consiglio spassionato: nel 1994 avrebbe avuto senso fare un album di diciassette canzoni. Oggi, visto l’eccesso di offerta musicale, sarebbe auspicabile dimezzare la tracklist.

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La recensione HELLTOWN di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-10 00:00:00

COMMENTI (5)

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  • MARVINTRIPP 10 anni fa Rispondi

    ho ricaricato l'album in un nuovo formato master è aumentata l'omogeneità e la qualità dei suoni ascoltate!

  • utente88303 10 anni fa Rispondi

    A me non sembra! E comunque non m'importa: continuerò ad ascoltare i Marvin lo stesso :)

  • miguelbuonanno 10 anni fa Rispondi

    Grazie di cosa?qui s'e' fatta una recensione che e' una vera e propria stroncatura, non l'avete capito? non serve l'arringa dell'avvocato difensore, Kaplan , basta ascoltare

  • utente88303 10 anni fa Rispondi

    Recensione abbastanza condivisibile! =)
    Comunque Bad days forse sarà anche la classica ballata ecc. ecc. ma in ogni caso è un brano che sfugge alle facili catalogazioni e se uno è alla ricerca di pura originalità all'interno di Helltown la trova proprio qui.
    Poi prendendo un po’ spunto dalla descrizione del contenuto delle canzoni, penso che per quanto riguarda il testo, non si tratti di un gioco in cui il duro fa il sensibile, anzi penso sia il contrario: la durezza (anche di suono di questo disco, se si vuole) è il modo attraverso il quale Marvin (questa sorta di personaggio immaginario) maschera la sua sensibilità perché sa che non verrà capita.
    L’intensità, l’atmosfera intimista e l’esplosione controllata nel finale + il testo e la scelta geniale di inserire quel pianoforte la rendono un piccolo capolavoro – che per me non ha niente da invidiare ai brani di Cobain o di altri grandi autori.

    Rispetto a World is wrong che era forse un po’ più leggero e scanzonato soprattutto dal punto di vista sonoro; Helltown appare più omogeneo e monolitico, frutto di un’urgenza comunicativa forte, una specie di grossa pietra che non può essere fatta a pezzi, tirata in faccia con tutto l’incazzo e la forza che uno ha in corpo.
    Entrambe i dischi sono validi e secondo me c’è da essere felici di questa loro diversità, sono due facce della stessa medaglia, sono due colori diversi ma complementari, due opposti che si attraggono e formano l’identità dei MarvinTripp così come li conosciamo fino ad oggi…

    Ora è in lavorazione il nuovo disco, buon lavoro Marvin, osate e fottetevene come sempre ;)

    P.S. Volevo dire la mia su bad days ma mi son fatto prendere un po’ la mano ahahah :)

  • MARVINTRIPP 10 anni fa Rispondi

    Grazie ottima recensione :)