Antonio Murgia Anton Le rose di Natale 2013 - Cantautoriale, Sperimentale, Cover

Le rose di Natale precedente precedente

Cantautorato tetro e record di accordi sbagliati durante l'esecuzione di una canzone.

La prima cosa che salta all’orecchio, a proposito di questo ep di Antonio Murgia, è l’accordatura un po’ ballerina dell’acustica. Poi Antonio inizia a cantare e anche la voce ha problemi d’accordatura. O forse sono io che non ne capisco l’organicità d’insieme. Fate conto di trovarvi di fronte ad un emulo degli ultimi Current 93, sposati al buio del primo Dè Andrè, di Claudio Lolli e di tutto il cantautorato tetro possibile ed immaginabile.

Un connubio di tecnica chitarristica meno che elementare, una registrazione coi livelli a caso, che sovente indulgono nella distorsione, una vocalità borderline e una riverberazione random. Il lavoro si conclude con la cover di “Via Del Campo” di Faber. Organino simil busker, di quelli che ti aspetti vicini ad una scimmietta malconcia nelle vie umide della Londra ottocentesca di Oliver Twist. Ha incredibilmente una sua dignità poetica. Le composizioni originali invece purtroppo non lasciano il segno. Anche se le immagini evocate di “annegati che attraversano Parigi” oppure “l’inverno che uccide il colore e un Babbo Natale che parlava d’amore e d’oro e d’argento splendevano i doni ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.” (tratta da “leggenda di Natale” canzone col record di accordi sbagliati durante l’esecuzione”) mi tortureranno fino al prossimo Natale, se va bene. Antonio, lode all’intenzione, il resto non c’è.

---
La recensione Le rose di Natale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-08 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia