Bed Of Morgue Vos In Timore Vivet 2013 - Sperimentale, Dark, Ambient

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Una piccola e terrificante colonna sonora di tutte le paure e stati ansiogeni di noi poveri umani. E ascoltarla in pieno giorno non servirà a salvarci

Che la vita di noi poveri umani si dipani nel timore di qualcuno, qualcosa o addirittura di noi stessi è cosa nota. Ad ognuno la propria paura, insomma: se la persona più felice del mondo, alla fine, vive costantemente nel timore di perdere tutto ciò che ha da un momento all’altro, il più coraggioso dei bambini si annichilisce invece di fronte al buio pesto di un bosco silenzioso, al pari di una fanciulla in piena notte dentro le stanze fatiscenti di una villa abbandonata. Per non parlar poi della paura della morte, la peggiore di tutte, che ci affratella tutti sotto lo stesso cielo corvino. I Bed Of Morgue provano un piacere del tutto loro nel ricordarcelo attraverso i terrificanti stridori un dark-industrial a dir poco sanguinario che trova nei Runes Order i suoi più influenti ispiratori.

I misteriosi Nameless 140 e Nameless 147 ci regalano, nostro malgrado, 6 piccoli incubi a presa rapida che non lasciano spazio a sdrammatizzazioni o sorrisi dissimulatori: la loro è una microscopica colonna sonora da inferno dantesco, un mortifero commento musicale ai nostri stati più ansiogeni, che si contorce intorno a grida lancinanti, voci dall’oltretomba, claustrofobie elettroniche ed effettistica corrosiva che sfiancherebbero nell’animo anche l’ascoltatore più strafottente. Persino Chuck Norris & Bruce Willis suderebbero freddo dinanzi al bagno di sangue di “Rots underground” e “Cries of torture” o al cospetto del cinematografico ricettacolo di spettri di “Drowning in despair”, della catarsi catacombale di “Only fear” o del raggelante minuto danzereccio di “Fear Strangled”.

E infine, a chiudere in bellezza questa simpatica playlist stilata sopra un letto d’obitorio, la cover di “Count To Six And Die” di Marylin Manson, a ribadire che da questo EP non ne uscirete vivi, neanche nel bel mezzo di una bellissima giornata di sole.

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La recensione Vos In Timore Vivet di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-18 00:00:00

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