Afterhours La gente sta male (ep) 2003 - Rock, Noise

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Ascoltare l’ultima fatica discografica degli Afterhours mi ha fatto venire in mente una lettura adolescenziale, “Il ritratto di Dorian Gray”, celeberrimo romanzo di Oscar Wilde. Il protagonista dell’opera, ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene con un sortilegio che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso compaia invece solo su un suo ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, conservando intatta la purezza del suo volto.

Manuel Agnelli e compagni si rendono protagonisti di un’alchimia simile, e pur facendosi cantori di un mondo triste e disincantato, riescono a mantenere integra la loro immagine e lo spessore lirico della loro musica. Nell’ipotetico quadro che li ritrae, i Nostri sono seduti su un divano e le loro eteree figure si stagliano su una parete nera. Le note partono e lo sfondo inizia a cambiare… una melodia penetrante e pacata proietta sul muro fotogrammi di volti segnati dal dolore che scagliano il loro disperato grido “Inseguendo ogni giorno la normalità che ci ucciderà”.

L’atmosfera cambia e il sound cadenzato e onirico di “Non sono immaginario” accompagna i solitari passi di un uomo che si addentra in un vicolo di una metropoli buia e silenziosa, trovandosi all’improvviso in apnea tra le fosche acque di “Varanasi baby” a lottare con stridenti vortici sonori.

Il clima si placa e uno splendido tappeto di tastiere cancella il fosco alone delle immagini precedenti. Lo scenario si riempie delle luminose stelle di un cielo notturno disegnato da uno straordinario duetto tra Manuel Agnelli e Cristina Donà che declamano i malinconici versi di “Dentro Marylin”.

… la tela prende a dilatarsi, lo stridore dei versi di “Tutto fa un po’ male” (“Perché vivere è reale, ma vivere così non somiglia a morire?”) crea degli squarci che lentamente si trasformano nel tetto di una chiesa bombardata, che crolla sotto il peso dell’apocalittico sound di “Televisione”.

… la parete torna nera e gli Afterhours sono ancora seduti sul divano… immobili, eterei, poetici…

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La recensione La gente sta male (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-03-21 00:00:00

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