Diluve Speed Jaculation 2014 - Metal, Alternativo

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Dal thrash, con una vena trash e tanta ironia

"Speed Jaculation", il titolo dell'album, riassume molto bene il lavoro che lo compone: i toscani Diluve arrivano con un EP molto breve, veloce ed autoironico. Tuttavia è bene non farsi depistare da questa vena autoironica ed affrontare Speed Jaculation per quello che è: un album metal di tutto rispetto.

Il rullante è un machete che apre la strada ad un thrash/death metal potente e canonicamente veloce. Scorrendo la tracklist si colgono continue citazioni a formazioni storiche quali i Judas Priest e i Metallica di "Kill 'Em All". La velocità si alterna a groove più cadenzati come accade in "Hans Jorg", traccia che merita senza dubbio il titolo di ammiraglia dell'album. La presenza del potente riff risalta maggiormente in contrapposizione a una strofa che mette in luce sonorità e armonie al limite del glam alla Darkness. Poi si ritorna all'esondazione del riff thrash. Un binomio assolutamente interessante in linea con la vena autoironica del gruppo che, tuttavia, dimostra un'ottima capacità compositiva e grande tecnica.
"It's My Job to Keep Rock n Roll", invece, è un pezzo assolutamente punk. Hardcore allo stato liquido.
Del resto il metal dei Diluve e quest'ultimo genere condividono molte connotazioni tecniche, tanto da spingere in passato gruppi come gli stessi Pantera ad influenzare il proprio thrash con sonorità e metriche provenienti da band come Black Flag, Cro Mags ecc. I Diluve agiscono nello stesso modo presentando un thrash metal con pochi power chords armonizzati a dovere e una velocità degna delle più infuocate serate al vecchio CBGB. Anche questo dinamismo è, del resto, l'anima del Rock N Roll: fanno a dovere il proprio lavoro.
Infine, con le ultime due tracce, si passa definitivamente dal thrash al vero e proprio trash: prima i Diluve si cimentano in una "Stronza Vita" che sa molto di Gem Boy in chiave metal, per poi passare ad una "Te Quiero" che alterna (e poi sovrappone) cavalcate alla Steve Harris (Iron Maiden) a testi che sembrano usciti dalla più smielata serenata di un Carlos Santana ancora agli inizi. Quante gioie.

Il fatto di ritrovarsi tra le mani una band che veicola la propria vena ironica attraverso la musica può destabilizzare e portare l'ascoltatore a sottovalutare quello che è il reale talento della band. I Diluve sono la prova che fare questa sorta di errore può distogliere l'attenzione da quello che, in realtà, è un signor album.
Quasi da eiaculazione precoce.

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La recensione Speed Jaculation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-18 00:00:00

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