The CracKers So Here's The Thing 2013 - New-Wave, Indie, Alternativo

So Here's The Thing precedente precedente

I ragusani The Crackers si accodano al filone del revivalismo post-punk / new wave senza neanche sporcarsi le mani. Urge aggiornamento software.

Arriva fino alla bella Ragusa la scia lunga della cupa nebbia d’Albione. Ma il sole da queste parti, quando vuole, sa essere una palla di rame e, alla fine, tutto si dissolve rapidamente ancor prima che tu riesca ad indossare un lungo cappottone grigio; anche perché, diciamocela tutta, questa nebbia non ha più la consistenza di una volta. The Crackers (peraltro in sintonia con altre band italiane quali Coldwave, Confield o Dust Fear Of Lover) si accodano timidamente alla lunga lista di blasonate band post-punk revivaliste che, dopo un fisiologico bagliore iniziale, si sono poi creativamente accartocciate su se stesse (Interpol, Editors e White Lies, giusto per citare i più famosi). A loro modo scorie infinitesimali dei Joy Division (e sodali dell’epoca) anche i Crackers ricalcano il copione di rito voce ieratica / basso ossessivo / chitarre taglienti per confezionare le loro canzoni che, ahimè, mancano però delle giuste tensioni umorali e crescendo volumetrici per ambire al titolo di credibili manifesti sonori d’inquietudine metropolitana. Insomma, troppo remissivi e anemici (soprattutto a livello vocale) per riprodurre efficacemente quel provvidenziale gioco d’ombre dalle tinte cobalto che ha reso riconoscibile questo genere e che la sola “Uncomfortable silences” sembra garantire nella sua ibridazione strumentale new wave / post-rock. Tutto suona maldestramente derivativo, vi basti l’ascolto di “Separate ways” che ruba letteralmente le movenze alla bella “A letter to Elise” dei Cure. In campana, dunque, perché dal revival al tributo il passo è breve.

---
La recensione So Here's The Thing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-07 00:00:00

COMMENTI (3)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • gianpaolo.cassarino.7 10 anni fa Rispondi

    Apprezzo tanto la sua immediata risposta,e la rispetto,la mia era solo un ' intenzione di comunicarle ,l'impegno che abbiamo messo nel disco e di non aver cercato di emulare ma di essere noi stessi e quello di cui siamo fatti dentro e fuori. Spero vivamente di crescere musicalmente,che il prossimo lavoro sia di suo gradimento e che i nostri rapporti rimangano sempre cordiali.le auguro una buona giornata ,e a presto!

  • antobel 10 anni fa Rispondi

    Ciao Gianpaolo. Non è tanto una questione di gradevolezza o interesse quanto una questione di mera ripetitività di schemi, pur al cospetto di una piacevolezza generale delle canzoni. Il revival del post-punk/new wave si è trasformato negli ultimi tempi in un fenomeno modaiolo a tutti gli effetti, purtroppo o per fortuna, tanto da rasentare, nella maggioranza dei casi, la vera e propria emulazione o, addirittura, l'emulazione dell'emulazione, se consideriamo che gruppi come Interpol ed Editors sono, a loro volta, "prodotti derivati". Perciò, a mio parere, rimane davvero un'impresa titanica salvaguardare un minimo di pionerismo e originalità al cospetto di un genere musicale - il mio preferito peraltro - ormai trafugato da tempo.
    L'arroganza nella recensione, come tu affermi, perdonami ma non ce la vedo affatto: affermare l'assoluta mancanza di coraggio nella scelta di alcune soluzioni musicali, l'anemia emotiva dell'interpretazione o la derivatività di alcuni passaggi (peraltro oggettivamente riscontrabile con l'ascolto) non mi sembra né offensivo né distruttivo. Me ne guarderei bene dal farlo!
    Per concludere il post-punk e, a suo modo, la new wave, sono storicamente stati dei generi musicali ad elevata tensione umorale, carichi, come pochi altri, d'inquietudine metropolitana, antagonismo emozionale, epica visionarietà e schizofrenico romanticismo nonché, sotto il profilo prettamente musicale, palestra di contaminazioni ed esperimenti sonori. Ecco, tutte prerogative che il vostro lavoro non mi sembra francamente possedere. Ma forse mi sbaglio...Non me ne vogliate.

  • gianpaolo.cassarino.7 10 anni fa Rispondi

    Buon giorno! Grazie di cuore per l'impegno preso,ma ha quanto pare non si e trovato nulla di interessante o gradevole , nell' album dei Crackers..............una cosa è la critica costruttiva e un'altra cosa è quello che ho letto.occhio che il passo è breve a sembrare arroganti. La mia modesta e sola opinione.