Romance The day between 2013 - New-Wave, Elettronica, Ambient

The day between precedente precedente

Minimal wave per mood oscuri, campionamenti rarefatti, suoni metallici e drum machines ipnotiche. Una bella prova.

“Minimal synth for sad souls”. E’ così che si presentano i Romance con il loro “The Day Between”, una sorta di ricerca del presente, troppo spesso tralasciato a favore di un malinconico passato e di un incerto futuro. Il presente narrato dai nostri è tutt’altro che radioso; si manifesta come una presenza oscura, bagnata, fredda, che si infiltra negli angoli polverosi e dimenticati, tendendoti agguati di continuo, senza darti mai tregua.

Pattern ripetitivi e brevi, circolari e magnetici che ti attirano a sé come una calamita (la opener “The day before”), soluzioni kraftwerkiane miscelate ad un sound che vira dalle parti dei New Order (“Wake up and”) ed è come uscire dal proprio corpo, vedersi dall’esterno, mentre la luce che emani non è mai stata così fioca (“See the light”). I paesaggi sonori metallici di “Straight ahead” si incrociano con i suoni opprimenti e misteriosi di “Through the darkness” e sono chiusa in una cella stretta senza sapere più come uscirne e il giorno dopo è ancora più caotico (“The day after”), di quel caos silenzioso che ti rimbomba in testa senza però fare troppo rumore, somiglia più ad un sottofondo di angosce che ti comprimono il petto, facendoti mancare l’aria.

Una minimal wave oscura che regala brividi piacevoli, esperimenti sonori ben riusciti che si rifanno agli anni ’80, campionamenti rarefatti, metallici e drum machines ipnotiche da far girare la testa. Una bella prova meritevole di ascolto.

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La recensione The day between di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-17 00:00:00

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