Mirko Fadda EP 2014 - Rock, Progressive, Metal

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One man band, ma metal

Ammetto che un lavoro interamente strumentale possa spaventare, ma dipende anche da chi viene realizzato. I pezzi  dell’EP sono quattro ed il nome è uno solo: Mirko Fadda. Questo è sinonimo di creatività, costanza, dedizione, passione, studio, curiosità, sperimentazione, mixaggio, produzione, one man band. Un artista a tutto tondo che si è occupato di ogni singolo aspetto del suo lavoro, cercando di creare qualcosa per tutti. Non si tratta di una serie infinita di virtuosismi; ogni brano ha un suo tema, costruito con linee melodiche che si ripetono per far riconoscere la traccia e simulare una voce, ed un assolo centrale, dove salta fuori il vero chitarrista. Al tempo stesso si guarda in avanti ma si è anche nostalgici, si sentono gli Helloween in “In-Sane”, i Maiden in “Egolution”, i Van Halen in “Become”.. viene mantenuta però una firma, un tratto distintivo, a mio parere identificabile nella pulizia e nell’ estrema cura del dettaglio che questo ragazzo ci ha dimostrato, realizzando quello che a tutti gli effetti è un “prodotto finito”. In futuro Mirko progetta di creare una band (e ci sarà una voce) per fare in modo di ampliare sempre di più la cerchia degli ascoltatori, partendo però sempre dalla musica strumentale, per usare le sue parole: “bella perché ha un linguaggio universale, il linguaggio della musica pura, nuda e cruda.

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La recensione EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-19 00:00:00

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