Ci sono una serie di regole tacite quando si scrivono recensioni di dischi: una di queste è quella di evitare riferimenti al meteo, al tempo, alle stagioni. In fondo ognuno ha il proprio tempo interiore, e anche se fuori c'è il sole si può avere dentro la tempesta (vero).
Per questa band della costa toscana però è lecito poter fare un'enorme eccezione, perché se nella loro biografia spiegano che la loro "è musica con il sole in faccia, colonna sonora del Mondiale di Surf disputatosi a Levanto (Sp) nel 2011" allora vuol dire che abbiamo il permesso di tirare in ballo davvero quanta sabbia e salsedine ci pare e piace.
Dentro "Up and riding", terza uscita della band di Massa Carrara, ci troviamo appunto spiagge assolate, ragazzi e ragazze intenti a dare la cera alla tavola, spuma di onde che formicola fino alle caviglie, e chi più ne ha più ne metta: è un pop allegro e fresco, decisamente senza pensieri (al contrario di un altro celebre gruppo da spiaggia, i Beach Boys) e dedito alla leggerezza più assoluta. La voce un po' nasale del cantante si adagia sull'ukulele e sulle chitarre, creando degli equilibri melodici che sono figli naturali degli anni zero (Strokes e Arctic Monkeys su tutti), e che, forse anche per l'accento, posizionano i We Love Surf sulla linea che parte dal pop italiano dei metà duemila (Canadians, Annie Hall, Le Man Avec Les Lunettes) e arriva fino ai giorni nostri.
Per quest'estate sono ampiamente promossi, ma funzioneranno anche quando gli ombrelloni si chiuderanno uno a uno?
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.