Giovane Cattolico Sudo di rado e mi lavo ancora meno 2014 - Lo-Fi, Punk, Noise

Sudo di rado e mi lavo ancora meno precedente precedente

Furia, frustrazione e noise ultravitaminizzato. Definitivo.

Sette brani che a stento arrivano ai due minuti l’uno, sette mazzate incredibili. Jack White sotto speed, con la bava che cola, Tame Impala in botta di bamba smascellanti e Sonic Youth di “Murray Street” (si, proprio quelli) al triplo della velocità che picchiano come dei dannati frustrazione e bestemmie sconnesse ma oneste, vi basta? “Una chitarra acustica in diretta e ultradistorta, una drum machine rudimentale, rigorosamente al massimo dei BPM, urlando nel frattempo con un cuscino sulla faccia per non disturbare troppo i vicini” (cit. dalla presentazione), vi basta? Sabbath, blues, psichedelia, post-hardcore, furore, noise schizoide e molto altro ancora. La musica adatta per prendere a pugni un muro e urlare al contempo, ma con un cuscino sulla faccia, quando non si può far rumore. Se di quanto urlato contro il cuscino si riuscisse a capire qualcosa, se fosse registrato meglio, magari con una batteria vera, se insomma la produzione fosse più ragionata, il risultato sarebbe un disco più bellino, più ascoltabile, meno grezzo. Ma così, dopo aver sopportato tutto quello che ha alimentato la nostra frustrazione, con un grido smorzato e patinato avremmo perso tutto, avremmo perso tutti. Lasciateci almeno lo sfogo.

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La recensione Sudo di rado e mi lavo ancora meno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-05 00:00:00

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