Sterbus Smash the Sun Alight 2013 - Progressive, Indie, Grunge

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Sette tracce che navigano fra funk, shoegaze e rock anni '60: da (ri)ascoltare perché merita

Sterbus, pseudonimo dietro cui si cela il bassista ex (fra i tanti) di band quali Carpacho! e Gli Illuminati si è messo in proprio: il risultato è “Smash the sun Alight”; sette tracce con un minimo comune denominatore: tributare il genio compositivo dei Cardiacs ed, in particolare, la figura artistica di Tim Smith.

Attraverso una produzione totalmente improntata sul Do it Yourself si riesce a ricostruire l'impronta artistica (oltre che gli ascolti) di Sterbus, riconducibile, nello specifico, ai Dinosaurs Jr, Coxon, Pavement fino a Frank Zappa. La traccia a cui è affidata l'apertura del disco, "Gay Cruise", ha un sound rock vagamente '60ies ed approccia in modo covincente l'ascolto che prosegue con "Otorinolaringoiatria" e "You can't be Sirius", episodi musicali senza fronzoli riconducibili ad un alternative rock immediato.
Con "Wooden Spheres + Heartquakes" si sconfina nel funk mentre con "The Amazing Frozen Yogurt", piccola perla strumentale condita dalla giusta dose noise, si toccano le vette artisticamente più valide dell'intera produzione. L'album si chiude con "A Sigh of Relief", una sorta di bonus track registrata in presa diretta: un congedo "intimista" che stacca nettamente con le sonorità attraversate precedentemente. Menzione positiva anche per i testi: la scrittura di Sterbus oscilla fra profondità e lucidissima leggerezza, ed interpreta gli stessi in maniera convincente. Se proprio bisogna trovare una macchia, la traccia “Flatworms (Eggs of Joy)” non raggiunge la sufficienza, restando intrappolata nella propria progressione melodica eccessivamente estesa.

Nel complesso, una prova discografica che evade dagli schemi strofa-ritornello: Sterbus combatte i canoni spingendo l'inventiva fuori dagli schemi in un flusso espressivo immediato, lo-fi nell'attitudine come nell'effettiva concretizzazione. Ci metterà un po' ad entrare nella testa, ma riuscirà a restarci per molto tempo.

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La recensione Smash the Sun Alight di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-21 00:00:00

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