gnac Adesso 2014 - Cantautoriale, Alternativo, Pop rock

Adesso precedente precedente

Tutto quello che potete immaginare intorno alla forma canzone

Gli Gnac sono un gruppo in evoluzione: sebbene siano nati solo da un paio d’anni contano già un numero interessante di rimpasti e ridefinizioni. Ora che la formazione sembra stabile, Matteo (voce, chitarra) Mejo (batteria, percussioni, glockenspiel), Marco Cristofori (tastiere), Fabio Gasparini (basso, voci) ci consegnano il loro primo album, "Adesso": 9 tracce in cui quello che risalta davvero è una certa attenzione al significato delle parole.

"Nonostante" apre questo album con un celebre dialogo di Woody Allen (che fa sempre piacere) e da subito sciorina tutti gli stereotipi possibili in cui non si può fare a meno di riconoscersi. È un pezzo di amara ironia accompagnato da lunghi ritornelli alternative. Ci si aspetterebbe una frase chiusa nel finale e invece quel nonostante resta sospeso a mezza bocca nella voce nasale e precisa di Matteo.  

"K2" è un pezzo contro sé stessi: ancora un fluire di parole, uno sfogo contro tutto e tutti tra cui Brunori, Dimartino, Colapoesce. Un po’ ska un po’ surf. Se non ci fosse una breve pausa tra il primo e il secondo brano potrebbe  sembrare un’unica lunga traccia. Seguono "Basso Consumo" e "Aria" che ricalcano lo stesso schema dei precedenti, con un testo interessante tra attualità sociale, politica e affermazione del proprio essere ma sempre troppo piatto, senza sorprese. "Critica al consumanesimo" invece è un pezzo blues, meno autoreferenziale ma più convincente: anche i suoni cambiano un po’ e una certa aritmia si sposa bene con la voce che si fa più calda e con meno strappi. "Il peggio è passato" ricorda un primo Vasco Brondi, un canto recitato e un accompagnamento musicale più studiato, fanno di questo pezzo il meglio riuscito dell’album. Anche la ripetizione del testo per due volte uguale è un bel refrain, un testo è romantico, di un romanticismo decadente e struggente. Istinto distinto è, purtroppo, il pezzo in più: quello di cui non si sentiva la necessità perché non sposta l’asticella di gradimento di un millimetro. Il brano che da il titolo al disco è quasi interamente cantato con un effetto megafono sul microfono, è il pezzo da live per definizione con una chiusa convinta e ben ritmata. Pazienza è la vita chiude l’album e ha un ritmo rock più serrato. Notazione di merito per questa frase: “forse quella giusta non eri, mettiti in coda, ti porto nel cuore”.

Gli Gnac tra i loro interessi nella pagina facebook scrivono: misticismo, tartine al salmone, musica, articoli da giardinaggio, un pot pourri bizzarro in cui in effetti ci si ritrova ascoltando l’album. Quest’album è un brainstorming continuo, un flusso di coscienza interessante che lascia molti interrogativi ma spazio a nuovi ascolti, il difetto è quello di sembrare sempre simile a se stesso, senza troppi guizzi ne positivi ne negativi. Vedremo se con il prossimo verremo definitivamente stupiti.

---
La recensione Adesso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-22 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia