Radio Sabir 'NA STORIA 2014 - Elettronica, Blues, Alternativo

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Opera prima di viscerale blues con rimpianti ma ad alto volume

Opera prima di musicisti di lungo corso, questa dei catanesi Niggaradio. Fondatore del progetto, insieme ad Andrea Soggiu, è Daniele Grasso, musicista, il produttore e sound engineer che può vantare collaborazioni con artisti come Diego Mancino, Cesare Basile, Hugo Race, Afterhours (nel suo The Cave studio venne registrato “Ballate per piccole iene”), Greg Dulli, John Parish, Roberto Dell’Era, Waines e molti altri.
I musicisti che compongono la band sono Peppe Thunder Scalia ai fusti, collaboratore attivo da più di dieci anni sulla scena nazionale, e Vanessa Goldie Pappalardo alla caldissima voce in inglese e siciliano. Un team di professionisti riuniti con l’idea che “il blues e la musica elettronica “cheap” avessero una stessa origine, la necessità di comunicare la situazione in cui si vive con i pochi mezzi a disposizione”.
L’assunto base può esser contestato, ma siamo qui a parlare di musica e non a fare il processo alle intenzioni. Blues con inserti elettronici non sono più una novità, anni di onnipresente Mark Lanegan ci hanno abituato a ben altro, ma qui si è scelto di scavare maggiormente sulla parte più grezza e roots del blues, quella da slide e cigar box per intenderci. Nelle dieci tracce c’è comunque un ampio panorama di quello che il blues elettrico ma non solo possa voler dire. Le influenze elettroniche di base non stonano e, forse per la professionalità infusa negli arrangiamenti, nemmeno si fanno troppo notare rispetto alle influenze folk.
Stiamo parlando di un album che, in certi ambienti “classic rock”, si porterebbe sempre a casa un buon voto sicuro, senza troppi pensieri, spinto anche solo dalla professionalità con la quale si è gestito tutto il processo creativo, dall’ideazione alla finalizzazione.
Resta un unico rimpianto: le tracce in siciliano portano una visceralità e una comunicazione maggiormente incisiva, più diretta, che viene scemata dalle tracce in inglese e più scorre il tempo più diventa evidente. Detto questo, salteremo pure qualche frequenza, ma questa radio va accesa e ad alto volume.

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La recensione 'NA STORIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-26 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • marcokap 10 anni fa Rispondi

    la "professionalita'" non basta, idee vecchie e stantie gli anni 70' sono lontani.

  • DistortedGhost 10 anni fa Rispondi

    da quel poco che si ascolta su youtube visto che qui' non si puo' mi sembra una insalatona indigesta con ingredienti vecchi e andati a male..... "Blues con inserti elettronici non sono più una novità" ECCO !