The Inspector DEMONOIO 2014 - Punk, Crossover, Electro

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Cosa succede quando l’elettronica europea incontra il crossover di scuola californiana? Alzate il volume e premete “play”. BANG!!!

Non è mai troppo tardi per rivalutare l’elettronica, soprattutto per chi suona del buon rock. Alla fine ti accorgi di come essa, oltre a costituire un eccellente collante orchestrale, rappresenti anche un’efficace camera di detonazione (forse la migliore) per i tuoi già destabilizzanti colpi di coda. Fatevelo dire dai The Inspector che per il loro secondo album pensano bene di compattare il loro crossover punkeggiante e metallico con del vero e proprio cemento digitale a presa rapida: “Demonoio” nasce dalla devozione nutrita dal quartetto alessandrino verso la scena hardcore-punk e nu-metal statunitense e da qui, a dire il vero, non si allontana poi un granché se non nei momenti, appunto, di climax elettronico che riecheggiano certe (belle) cose (europee) dei Soulwax o dei Goose.

Nonostante, dunque, la mancanza di un qualsivoglia slancio pioneristico rimane di sicuro impatto sonoro la selvaggia mitragliata di decibel che vi crivellerà la schiena dopo che avrete premuto il tasto play. E quando vi ritroverete ad ascoltare, in rapida successione, brani come “Shoes for nose”, “Whisper 2.0”, “China wax”, “Burnout” o “S.o.Sorry” vi accorgerete in un solo istante che The Inspector, in realtà, altro non sono che abili sicari al soldo di cattivissimi mandanti californiani che rispondono ai nomi di Snot, Mike Patton (leggasi Tomahawk), Amen e persino Primus.

Henry Rollins, se ci sei batti un colpo e invitali al tuo show televisivo.

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La recensione DEMONOIO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-27 00:00:00

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