Morose La mia ragazza mi ha lasciato 2003 - Lo-Fi, Rock, Indie

La mia ragazza mi ha lasciato precedente precedente

È successo che ascoltassi questo disco mentre, con il treno, mi recavo a Cremona per una giuria. Fuori pioveva, temporaleggiava quasi, e il mio vagone vuoto, immerso nel silenzio della gente, era accompagnato solo dai rumori provenienti dalle rotaie e dalle macchine. Ho schiacciato play e “Wind took my hair away” ha iniziato a suonare, semplicemente.

I Morose: Costagli dei Lo-Fi Sucks! , Galuppini alias ONQ e Saranza. “La mia ragazza mi ha lasciato”, un disco che esce co-prodotto da quattro etichette: Cane Andaluso, Ouzel, Under My Bed e Kimera. Un disco inserito in una confezione cartonata che già da sola vale il suo intero prezzo, ad opera del solito, estroso, originale, bravissimo Giacomo Spazio di Air Studio.

Folk e lo-fi, dunque, dalle tinte oscure e dall’andamento obliquo, illuminato da numi tutelari quali Black Heart Procession, Sebadoh, Leonard Cohen, o anche Beck. Il momento del giorno è il crepuscolo, mentre la notte sta pressoché giungendo. Arpeggi lenti di chitarra e arrangiamenti pacati, che a volte portano le canzoni a crescere e altre no, con l’utilizzo di pianoforte, fisarmonica, armonica, scacciapensieri. Poi qualche campionamento di voci, qualche rumore, una sega forse, ma anche i violini e le derive jazz e blues. Tutte canzoni nate e cresciute nell’oscurità, coronate da testi di malinconico romanticismo ed indolente saggezza popolare.

Canzoni d’autore, in un certo senso. Lo dimostra forse il modo di cantare, che prova vie baritonali in bilico fra Pall Jenkins e Leonard Cohen, ma anche l’importanza della scrittura dei testi. Leggo “When you wake up in the morning” e dico che versi come “days are endless/when you wake up in the morning/and nights are just hopeless/if you wake up in the morning/so […] just go dreaming and don’t wake up at all” mi baciano il cuore.

“La Mia Ragazza Mi Ha Lasciato” non è un disco rivoluzionario: talvolta vi sarà persino facile individuare le affinità di stile fra questa band e tutte le altre che la hanno ispirata. Comunque non importa, non ne intaccano in alcun modo la personalità. Semplicemente un disco da ascoltare in cuffia, magari sul treno mentre fuori piove.

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La recensione La mia ragazza mi ha lasciato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-06-01 00:00:00

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