Bed Bunnies And Uncle Scotch
The Death and Return of Bernard Scotch 2014 - Rock'n'roll, Punk

The Death and Return of Bernard Scotch

Punk irriverente e asciutto: mica male

Se il punk non fosse irriverente non sarebbe neanche punk, e questo i Bed Bunnies and Uncle Scotch l'hanno capito più che bene. L'ingrediente principale è proprio un punk-rock di derivazione americana condito da una bella grattugiata di irriverenza.
Loro se ne fregano, e ci tengono a ribadirlo più e più volte nel disco: I don't give a fuck. Basti pensare che in coda a un brano dal titolo “Napalm”, ci piazzano la marcetta di Topolino.

Il disco “The death and return of Bernard Scotch” vorrebbe essere un concept sulla storia di un non-morto innamorato, ma in realtà a loro non frega assolutamente nulla di raccontare una storia nei canoni classici del termine: inizio-conflittualità-conclusione-morale. Anzi, ci invitano a vederci dentro quello che ci pare. Ovviamente non darò suggerimenti, anzi, lascio a voi le conclusioni.
Ciò che importa è che questa oscura band (nella biografia dicono: se volete sapere qualcosa su di noi, venite a chiedercela) spinge forte sui pedali del punk, ma lasciandosi anche contaminare dal rock'n'roll (“Justification to Love Sadie”), dal funk (“Boston Criminal” non ricorda tanto “The magnificent seven” dei Clash?), dallo ska (“The jail song”), con concessioni pop nelle melodie, sempre molto cantabili, e una certa leggerezza nel coniugare una personalità in divenire e dei riferimenti storici molto chiari.

Un disco onesto, spontaneo se volete, scorrevole e soprattutto mai eccessivo o fuori fuoco: lo si ascolta in fretta e lo si memorizza altrettanto in fretta, senza lungaggini o ornamenti non strettamente necessari. Nell'affacciarsi a un genere che ha tantissima concorrenza, tutto questo non è mica roba da poco.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.