Porcelain Raft Free Fall 2014 - Sperimentale, Psichedelia, Pop

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Due brani decisamente lo-fi, asciutti e minimali per un interessante progetto internazionale.

La Polyvinyl Record Company è un’etichetta californiana che si è inventata un progetto interessante: si chiama “Polyvinyl 4-Track Singles Series” e consiste nell’inviare a un artista un Tascam 4-track cassette recorder , e dopo aver registrato due canzoni è l’artista stesso a spedire l’apparecchio al successivo. E questo 7’’ di Porcelain Raft fa parte del’iniziativa: due brani inediti, decisamente lo-fi e non potrebbe essere altrimenti, asciutti, minimali, scabri nella forma come dolcemente psichedelici nel contenuto.

“Free Fall” è leggera come le gocce di pioggia che disegnano cerchi sottili nell’acqua, appena accennata e distesa sulle note di un piano che pare lontanissimo, la voce è pronta a riempire i vuoti, ogni cosa sfuma, galleggia, vola via lieve perdendosi tra le nuvole basse, e non sai se chiamarla tristezza o sogno o magica fuga che dura un attimo. I suoni piccoli celebrano l’assenza, è un po’ come notare ciò che manca, mentre le parole definite nel loro etereo rincorrersi costruiscono un muro morbido di ricordi, e quei cerchi sottili sembrano stringere intorno ai pensieri, proteggono e aiutano a restare in superficie.

“Knock On Wood” ha più spigoli, cresce strumentale su un fondo di colpi secchi proprio come se si bussasse davvero sul legno, e intreccia i colpi con le dilatazioni, per cedere e poi ricominciare più bella, più armonica, come pezzi che tornano insieme nel modo corretto, per poco.

Due tracce profonde, sospese in un limbo tra il contatto reale con le cose e il solo immaginarle, capaci di ribadire in pochi minuti la lampante abilità di Mauro Remiddi (aka Porcelain Raft) di fondere il sintetico con la poesia, e di esprimere, anche con pochi, esili tratti, la sua visione musicale che è per me come innamorarsi in cima a uno strapiombo sul mare: tutto pare lontanissimo, ogni cosa sfuma, e non sai se chiamarla stupore o abbandono o paura, quando, l’unica certezza, resta la fuga che dura un attimo

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La recensione Free Fall di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-30 00:00:00

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