Musicanti di Grema Musicanti di Grema 2014 - Cantautoriale, Rock, Pop

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Un buon esordio che sa di estate e giovinezza.

“Corri forte in mezzo a un cimitero, che il lieto fine forse è da dimenticare”. Le favole non sono roba da bambini. Di certo non lo è il “Pollicino” “tramortito sul sentiero” raccontato nella canzone che apre l'album dei Musicanti di Grema. Una fiaba inquietante ma non senza speranza: “Il lieto fine non sta scritto, è da inventare”, canta Francesco "Flash" Papageorgiou, e qui il lieto fine arriva, inventato e scritto dalla band di Parma in forma di pop.

Un pop gradevole e ben fatto, radiofonico e molto estivo, che pesca un po' dai nuovi cantautori, un po' dal “britpop” alla bolognese dei Lunapop, un po' da certi nomi anni 70/80 poco considerati – almeno fino a quando, per la suprema legge dei corsi e ricorsi, non diventeranno di gran moda – tipo Alberto Fortis. Fra un omaggio a De André (“Gennaio '99”) e un inno elettronico alla vita notturna di rara – ma immaginiamo voluta – tamarraggine (“Senza gravità”), fra ritmi venati di ska (“Al parti di Giancarlo”) e momenti di melodica nostalgia (“Salto nel vuoto”), i Musicanti hanno fatto un buon lavoro, migliorato ulteriormente dai testi freschi e fantasiosi (su tutti lo psichedelico “Al party di Giancarlo”). Un lieto inizio.

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La recensione Musicanti di Grema di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-23 00:00:00

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