Marta sui Tubi Salva Gente 2014 - Sperimentale, Rock, Pop

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Un Best Of celebrativo, in cui cantano con Battiato. E fanno ben sperare per il futuro

Era il 2003 quando uscì "Muscoli e Dei". Sono passati più di 10 anni e oggi siamo qui a raccontarvi che dei Marta sui Tubi è appena uscito un Best Of, con tanto di due inediti. Non solo: oltre che con Lucio Dalla, con cui hanno collaborato poco prima della scomparsa, duettano pure con Franco Battiato e Malika Ayane

Ne hanno fatta di strada, i due studenti marsalesi trapiantati prima in via del Pratello a Bologna e poi a Milano. Sono diventati cinque e sono andati anche a Sanremo: era solo l'anno scorso quando e, dopo quell'esperienza, hanno subito dato alle stampe un disco nuovo, che seguiva a ruota "Carne con gli occhi". Un disco ogni 12 mesi, insomma. E forse, è il caso di dirlo, non si sentiva il bisogno di un'altra uscita discografica targata Marta Sui Tubi. Ma che volete farci, i ragazzi evidentemente sono iperproduttivi. Ai tempi dei Beatles, per dire, se ne sfornavano anche due all'anno.

E' un greatest hits, dunque. Che si apre con il nuovo singolo "Salva Gente": un pezzo decisamente rock, più rock dei loro standard, ricco negli arrangiamenti ed elettrico sia nelle chitarre che in molti suoni che si affacciano qua e là. All'improvviso arriva lui, Battiato, sul refrain-mantra "quando comincerai a guardare il mondo in modo diverso, il mondo comincerà a cambiare", che è poi uno scioglilingua da memorizzare per la vita. Il pezzo è un'iniezione di buoni propositi e, musicalmente, traccia una direzione promettente per la band, che si intravede un po' in tutto il disco. Un'evoluzione ancora più raffinata del solito e meno pop, capace di riconquistarsi quei palati "alternativi" che tanto hanno apprezzato i Marta degli esordi ma che non sempre ne hanno seguito le tappe successive.  L'altro inedito è "A modo mio", in cui forse questo nuovo corso si sente meno: anche se le chitarre sono sporche quanto basta, l'impianto complessivo è più canonicamente da Marta sui Tubi. Con la voce rotonda di Gulino e i picchi dìntensità a cui ci hanno abituato. Il futuro, dunque, è tutto da scrivere ancora.

Tra i pezzi scelti, parole loro, ci sono i più importantid ella loro carriera. C'è "Cenere", ad esempio. Che fa venire ancora i brividi a risentirla oggi, nonostante sia stata scritta nel 2005: era in "C'è gente che deve dormire", disco splendido in cui le ballate da romanticherie e stomaco che si strizza non mancavano. E ce ne sono anche in questo Best Of: "L'abbandono", "Perché non pesi niente". Bei momenti.

Facendo zig zag tra gli anni che passano, si torna poi anche al primissimo esordio: "Il giorno del mio compleanno" rifatta swing, "Vecchi difetti",  "Stitichezza cronica", dove barlumi di genio spuntavano tra i giochi di parole. Da "Carne con gli occhi", invece, c'è spazio per la ballata da world music  "Coincidenze", che ha qualche inserto sintetico qua e là, e la canzone teatro "Camerieri", mentre dall'ultissimo album hanno rubato le hit sanremesi. "Dispari", il lato B che non è stato scelto ma che lo avrebbe forse meritato di più e "Vorrei", insieme a "La Ladra", leggermente riarrangiata e cantata con la Ayane. Il risultato è un cocktail pop poco brillante e comunque ancora difficile per conquistare la radio italiana: ma niente paura, è solo un piccolo neo all'interno dell'album. Verso la fine arriva qualche spruzzo da "Sushi&Coca", disco della consacrazione al pubblico. Da quel punto in poi ai Marta gli vuoi bene e basta: "Cinestetica" e "La Spesa" fanno scuola ed emozionano ancora. 

Si chiude coi lacrimoni di "Cromatica", con Dalla. Che se non fosse morto chissà cosa gli avrebbe fatto fare e sperimentare. La canzone è affascinante, non c'è dubbio. 

Dove andranno a parare i Marta sui Tubi? Verso l'elettronica o magari verso un rock dalle architetture complesse? Ben venga. Intanto, col loro salvagente di canzoni, ormai apprezzate e acclamate, ricaricano le pile e si guardano intorno. Poi loro, si sa, ci mettono poco a tornare in pista.  Speriamo ci sorprendano, dunque, dopo aver celebrato i loro successi: c'è fame di nuovo, di bello, di originale. "Salva gente" ci fa ben sperare. 

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La recensione Salva Gente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-25 00:00:00

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