gbu Alibi 2014 - Rock, Funk, Alternativo

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Rock'n'roll, funk e sporcizia. Interessanti

Punk'n'roll? La prima impressione è quella. La musica di questa band della Carnia gira su ritmi quasi sempre rapidi e incalzanti sui quali si impone un basso con delle linee molto interessanti; degli ottimi giochi di chitarre che vanno dal rock'n'roll al funky; la voce è molto graffiante e, pronuncia inglese a parte, si lascia apprezzare. Però senti sempre che manca qualcosa, e quel qualcosa potrebbe facilmente essere rimediabile con una registrazione di qualità che è indubbiamente ciò che manca a questo disco. Spesso charleston e ride sono troppo predominanti, rovinano un po' l'ascolto leggero, specie a volumi bassi, in cui non si sentono altro che piatti.

Ma i gbu sono anche sporchi di loro, talvolta sporchissimi, ma in maniera ordinata, quasi raffinata. Questo è evidente nella sesta traccia “Cigarettes”: uno scioglilingua schizzato che dalle parole si trasmette alla musica, con una chitarra funkeggiante brutta e sporca, un basso che corre all'impazzata non si sa bene dove e una batteria che batte piatti e tamburi a raffica. Tanto velocemente che ci si ritrova immersi in una corsa trascinante e folle senza capire bene come tutto questo sia cominciato. Un piccolo spazio a degli assoli di batteria e chitarra (in wha wha) e poi di nuovo sul pezzo, per una composizione unitaria davvero elaborata e piacevole. Ma a rendere davvero bello questo disco sono le continue variazioni, la voglia di non soffermarsi su di un unico “schema”, come in “Circus”, tra giochi strumentali continui, una base di batteria dal ritmo “disco”, un ritornello orecchiabile di nuovo a rincorrere le strofe, fino all'inaspettato rallentamento che da il a un qualcosa di non ben definito che si avvicina a "Can't Take My Eyes Off You" nella versione dei Muse, quasi un tributo al rock'n'roll sessant'anni dopo.

Personalità a palate e casinismo ricercato. Con una grande curiosità di poterli apprezzare dal vivo, non ho dubbi se dico che questi tre ragazzi friulani meritano quantomeno una registrazione che li valorizzi meglio, trasformando questo “Alibi” in un prodotto di migliore qualità.

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La recensione Alibi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-10 00:00:00

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