E’ decisamente raro trovare in una band la capacità di dare una definizione compiuta della propria musica, e questa è la tipica eccezione alla regola: leggendo la cartella stampa dei CRYfromTHEstreet non si può non dare atto ai cinque virgulti romani di sapersi descrivere molto bene. Il tentativo dichiarato è quello di “fondere il rock crossoveriano di adesso con il classico rock 70/80 utilizzando soprattutto gli assoli”. Ed è esattamente quello che fanno nei due pezzi che compongono questa breve prima uscita.
Il primo brano, “Name”, è un format nu-metal-crossover condito dall’esasperazione di stilemi mediati dal rock metal dei primordi, in pratica gli Staind con i celeri assoli degli Iron Maiden e una spiccata attitudine alla primordiale dura canzone-rock che richiama i primissimi Anthrax.
Il secondo brano “Wikaro (Euthanasia)”, ha persino quel genere di titolo che mette subito in chiaro alcuni punti: infatti introduce una situazione gothic-dark già dalle prime note. Qui abbiamo sonorità più hard-rock, ma trasfuse in un magma scuro e lento tipicamente ottantiano.
Un promo autoprodotto non suona mai bene, e su questo non ci piove; ciò premesso, i suoni delle chitarre sono certamente migliorabili. Il punto di forza della band è invece probabilmente la voce, che è sempre all’altezza della situazione, votata alla pulizia melodica e all’espressività timbrica in misura senz’altro superiore alla media delle band c.d. “emergenti” (tranne che nel brevissimo screaming negli ultimi secondi di Wikaro, in cui si registra una piccola caduta). Tenuto conto che l’età media di questi rockers è di appena 20 anni, c’è un margine di crescita e miglioramento assai vasto, e se sapranno sviare la referenzialità ai generi e proveranno a cercare una formula più personale, sicuramente potranno esordire con un lavoro interessante. Attendiamo notizie!
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La recensione promo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-15 00:00:00
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