IERI MACCHINA 2014 - Punk, Indie, Emo

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Un continuo richiamo alla nostalgia, a quel senso di oppressione che la modernità ha portato. Emo-punk per cuori stanchi.

Il disco di debutto degli Ieri segue le influenze del primo punk rock con suoni grezzi, veloci e cattivi: un suono che arriva diretto alle orecchie senza tanti complimenti, dove l'idea di rinnegare il futuro è una costante che ritorna in ogni pezzo della band.

“Macchina” è il loro nuovo album, 27 minuti di rabbia e angoscia, otto brani che partono da “Universo”, vera cartina tornasole degli umori della band e delle influenze artistiche che li accompagnano. Un continuo richiamo alla nostalgia, a quel senso di oppressione che la modernità ha portato. “Paura di tutto”, “L’uomo e la macchina”, “Astronauta”, tutti titoli che nascondono una certa angoscia di vivere nel mondo moderno, in ciò che ci sta intorno. Un sentimento messo in scena grazie ad un rock d’altri tempi, cadenzato dalla velocità delle chitarre, eccessivamente lente e malinconiche a tratti ma sempre pronte a urlare tutta la rabbia repressa del trio piacentino.

È un lavoro sicuramente apprezzabile, ma qualche appunto è necessario. È vero che il genere e le influenze emo si prestano alla ripetizione, ma forse bisognava lavorare affinché musica e testi risultassero più efficaci e diretti, nuovi e articolati.
Il mondo della musica ne avrebbe bisogno.

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La recensione MACCHINA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-12 00:00:00

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