Scelgono la tortuosa via del cosiddetto post-rock, i Madame Plaisir, e reinterpetano senza manie di grandezza la lezione dei maestri d’oltremanica che tutti ci aspetteremmo di leggere nelle influenze. I vari componenti vantano esperienze diverse che, a loro dire, fanno sì che il sound raggiunga una collocazione più indefinita. Non ci troviamo certamente di fronte ad uno stravolgimento del (sotto)genere, ma ad un paio di lavori che, almeno nel caso di “Eravamo più veloci del pensiero”, possono sicuramente vantare una certa personalità. Mentre i pezzi dell’ep “Meteopatia”, più abrasivi e nervosi, patiscono la palese derivazione dalle influenze dichiarate, soprattutto nella scelta degli arrangiamenti, risultando a volte perfino troppo lunghi, le tracce del secondo lavoro, ben suonate e ben arrangiate, seppure anch’esse si attestino sui 5 minuti, riescono il più delle volte ad evitare la lungaggine e a risultare più che gradevoli nell’alternare i vari registri, con netta predilezione per la riflessività, facendo leva sulla melodia più che su abusati crescendo. Quello magari in cui magari pecca “Eravamo più veloci del pensiero” è nella sua troppa leggerezza, nel suo piacere senza catturare, nella mancanza di epicità, quasi come fosse nato per essere un sottofondo.
Fermi restando i difetti dei due lavori, non mi rimane che incoraggiare i Madame Plaisir a proseguire per la loro strada: hanno dimostrato capacità di evoluzione e voglia di trovare una dimensione personale, riuscendo a trovare la via per la testa. Adesso non rimane che trovare quella dello stomaco.
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La recensione Meteopatia + Eravamo più veloci del pensiero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-28 00:00:00
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