Secrets Intimacy 2003 - Sperimentale, New-Wave

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Nonostante la lunga serie di passi falsi compiuti ultimamente e il progressivo allontanarsi di un'età dell'oro ormai distante una quindicina d'anni, i Cure non smettono di fare proseliti non solo tra chi la musica si limita ad ascoltarla, ma anche tra chi la pratica attivamente: è la prima considerazione che questo esordio dei valdostani Secrets ci porta a fare, vista l'indubbia (e dichiarata) vicinanza della musica contenuta nei sei brani di "Intimacy" a quella di Robert Smith e soci.(br) Luci e ombre di questo disco sono diretta conseguenza di tale vicinanza: il punto di partenza è comunque la lezione impartita da certa new wave decadente: cantato 'sofferto', accompagnato da chitarre dello stesso tenore e tastiere, spesso con effetti 'eterei' a sorreggere il tutto. Si lascia apprezzare qualche tentativo di non limitarsi a una semplice copia carbone, che tuttavia non riesce a bilanciare l'impressione data dal cantato soprattutto, e dall'insieme sonoro in genere, di trovarsi di fronte a una band forse ancora troppo legata al proprio modello di riferimento. Alcuni spunti, come la traccia conclusiva, lievemente più ruvida e tirata, lasciano sperare per sviluppi più autonomi: si avvertono qua è la un retrogusto psichedelico e qualche 'asprezza' (tra le fonti di ispirazione i nostri citano anche Pink Floyd e Radiohead), per il resto, se siete legati a certe sonorità, i Secrets fanno decisamente per voi, altrimenti forse è meglio soprassedere.

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La recensione Intimacy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-14 00:00:00

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