Della Vita Della Morte
Della Vita Della Morte 2015 - Rock, Alternativo

Della Vita Della Morte
22/12/2014 - 09:00 Scritto da Letizia Bognanni

Una collaborazione nata sotto il segno della curiositĂ , della creativitĂ  e della contaminazione

Della vita, della morte... mancherebbe “dell'amore”, ma non lo dico per fare delle facili citazioni: perché è così, quest'album parla di cose grosse e quindi, seppur in modo poco canonico e non preponderante, anche di amore.
Quello che ci offrono Max Zanotti e Dj Myke, comunque, è soprattutto un ritratto crudo e realistico della nostra società fondata sugli spot, sulla tv spazzatura e sulla morte (o qualcosa che le è molto simile) delle illusioni, dei valori e del pensiero.

Ma, a dispetto di ciò che si potrebbe pensare date queste premesse, il disco non ha un tono predicatorio, e la “pesantezza” degli argomenti trattati non si traduce in pesantezza all'ascolto, anzi.
Oltre ai testi scritti con penna esperta ed elegante, il punto di forza del connubio Zanotti-Myke è la capacità di sposare un livello qualitativo molto alto a un'immediatezza che, se fossimo in un paese o in un momento storico decenti, li porterebbe tranquillamente in radio e in classifica. Poi magari ci arriveranno e io sarò ben contenta di riguadagnare un po' di ottimismo. Nel frattempo, potrei far ascoltare queste canzoni a certe persone che mugugnano perché “i giovani d'oggi ascoltano l'hip-hop e l'hip-hop fa schifo” basando il giudizio sulla convinzione che hip-hop significhi Moreno ed Emis Killa: glielo farei ascoltare, anche se non è propriamente un “disco hip-hop”, perché ne contiene soprattutto lo spirito, dentro un misurato amalgama di techno, drum'n'bass, dub, jungle, trip-hop, r'n'b, una contaminazione ipnotica e coinvolgente alla maniera dei migliori Casino Royale.

Chissà chi ha creato la creatività” rappa Rancore, ospite in “Geniocidio”: la risposta ovviamente non la conosce nessuno, però chiunque sia stato sicuramente avrà avuto in testa, fra le altre, le parole “curiosità”, “incontri”, ed “esperimenti”, e qui non manca niente di tutto ciò (solo un appunto: la cover di “Beautiful” di Christina Aguilera. Non per snobismo, ma non era proprio necessaria, e c'entra molto poco).

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.