Matmata Sai il mio nome (ep) 2003 - Rock, Alternativo

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Si fatica a credere che “Sa il mio nome”, prima traccia di questo ep omonimo che va ad anticipare l’esordio autunnale dei bresciani Matmata, appartenga alla penna di GianMario Ragazzi, leader della band. È infatti solo la lingua italiana l’elemento fondamentale che ci convince che quelli in ascolto non siano i Muse. Perché, diciamoci la verità, l’opener potrebbe essere stata scritta (e interpretata) da Matthew Bellamy, anche se, a dir la verità, ricorda pure gli italianissimi Sebastian, anch’essi devoti al terzetto inglese come pochi altri in Italia.

Detto ciò, evito ogni critica di sorta, perché se di fatto si tratta di una bella canzone, d’altra parte il dazio da pagare a Bellamy e soci è difficilmente quantificabile. Sul resto del lavoro, invece, si può dare ampiamente un’opinione, perché il sound ci sembra quantomeno più personale. E se in apertura di cd la sorpresa - nel bene e nel male - è tanta, nelle 4 successive tracce si torna sugli standard classici di un rock italiano debitore in primis ai Marlene Kuntz (“12 ottobre ’96”), ma anche a Scisma (“Nel pensiero più grande”) e a tutto il filone mainstream della scena.

Nel complesso si tratta di canzoni pensate, arrangiate e suonate sicuramente sopra la media, ma nessuna di queste ci sembra tale da giustificare un ep che anticipi il disco. Ma probabilmente (cosa che ci auguriamo), i 3 bresciani sapranno smentire la nostra opinione.

Nell’attesa, non me ne vogliano, vado a riprendere “L’uomo del secolo” dei Deasonika, derivativo anche quello ma di certo più coinvolgente.

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La recensione Sai il mio nome (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-17 00:00:00

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