Paolo Bernardi Impressions 2014 - Jazz

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Un album di pianoforte da ascoltare in silenzio, per coglierne ogni piacevolissima sfumatura.

Delicatezza, tatto, sensualità, sicurezza. È facile sciorinare aggettivi qualitativi cercando di raccontare un disco di piano solo come questo. Ma "Impressions" riesce a farci scavalcare questa sorta di scenografia ornata di suoni portandoci a vedere oltre, arrivando a mostrarci una terra reale, familiare, estesa, luminosa, incredibilmente suggestiva.

Lo fa aggiungendo con discrezione degli elementi di elettronica, come fossero amici fidati del suo pianoforte; lo fa lasciando scivolare sui tasti le sue mani con naturalezza, facendo uscire le sensazioni più immediate, senza tanti arzigogoli. Armonie e note ci narrano di un passato ancora vicino, di vite vissute, e non è un caso che tra le 13 tracce dell'album trovi spazio un'audace quanto piacevole rivisitazione di "Yesterday" dei Beatles, oltre a "Song for Eia", tributo al pianista canadese Michael Jones.

Ma in questo album pure le cover sembrano farsi piccole piccole di fronte alla forza dell'emotività che il pianista romano riesce a trasmettere mediante il suo strumento: dalle canzoni più orecchiabili alle più sensuali; dalle più atmosferiche a quelle che viaggiano su libere praterie di note, lasciando spesso campo libero all'improvvisazione, senza dubbio il suo approccio preferito al pianoforte.

Bernardi è un musicista che, partendo da un background classico impeccabilmente appreso, non ha paura ad esporsi, a sperimentare, a lasciarsi andare, a “tradire” i suoi maestri cercando nuove vie. Ma l'umiltà con cui si presenta è spiazzante. Piacevolmente spiazzante. La solennità che imprime non permette di lasciarsi sfuggire nemmeno un colpo di tosse durante l'ascolto, e una volta terminato, dare un giudizio sarebbe come rovinare tutta la magia contenuta in questo disco. Perché qui è fuori luogo parlare di tecnica e di creatività, qui siamo dentro un mondo fatto di emozioni, di sensazioni, di impressioni come chiama il titolo. Lasciandosi rapire dalle sue musiche con consapevolezza ed onestà, non si potrà che uscirne affascinati e conquistati.

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La recensione Impressions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-23 00:00:00

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