Settevite The freak show 2003 - Grunge, Nu-Metal

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A tre anni dall’ultimo lavoro “Sottovuoto” - e a dieci dalla nascita della formazione - esce dopo una lunga e meditata gestazione il terzo album dei Settevite per la neonata label About Rock. Anticipato dal singolo “Out of control” (come secondo viene intanto licenziato “Ti sento”, cover del celebre brano dei Matia Bazar), “The freak show” registra una line-up parzialmente rinnovata della band ed un ritorno alla lingua inglese come scelta artistica, soluzione migliore per la nuova direzione sonora del quintetto. L’impatto iniziale è davvero buono: si viene investiti dalla carica e dalla pesantezza di un sound derivativo all’alternative metal del dopo-Nirvana - quello per intenderci della seconda metà dei 90’s - con la voce di Lella riottosa e melodica, nella tradizione delle migliori front woman uscite proprio in quel periodo di rigetto. L’opener “Out of control” giustamente scelta come primo assaggio di questa terza avventura musicale dei Settevite, si fa preferire da subito ad una stanca e già sentita ‘aria’ presente in “Never die”, sound uscito fuori da una cena tra Skunk Anansie e Guano Apes ascoltando qualche litania nu-metal dell’ultima ora.

Non convince neanche l’oscura “On my knees”, troppo debitoria a facili americanizzazioni e pseudo durezze che lasciano il tempo che trovano; altresì per la seguente “F.A.Q.”, dove invece compaiono growl death per il brano più brutale del lotto, influenzato dalla produzione di un esperto Tommy Massara. Sinceramente dispensabile anche la già citata cover di “Ti sento”, furbamente scelta come secondo singolo da air-play (e forse per questo assai debole) a cozzare con il resto del materiale fin qui ascoltato.

E ancora nessuna reazione né con “Now or never”, tinteggiata da tastiere che cercano di armonizzare una melodia che non affascina, né con la ballad “In my arms”, sognante ma stucchevole nella sua riuscita finale. Dopo questi tre episodi anomali, si intravedono nuovamente note uscite da una chitarra abbastanza sostenuta, ma il trittico finale non riesce però a far riemergere un disco nato davvero con poche idee (e tanti mezzi), dove alla fine le buone premesse vengono malamente giocate.

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La recensione The freak show di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-24 00:00:00

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