Ninfa Top sensation 2003 - Elettronica, Alternativo, Lounge

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Dalla compilatrice per eccellenza delle raccolte "Mo'plen", "Arriva la bomba", "Ninfadelica" e "La douce party", non ci si poteva che aspettare che un album piacevolmente eclettico come questo "Top sensation". Uscendo dai limiti della lounge e della cocktail music, apre le porte a felici esperimenti house, techno e chill-out, contaminati ora dalla musica brasiliana ("Tambor"), ora dall'electro ("Clones", inaspettata cover di Alice Cooper, e "Number nine"). Disco che scorre via piacevolmente, ideale colonna sonora per un party danzante, capace di spaziare dalle atmosfere latin quasi Santana (con un Neffa maranza in "You're my simpatia") al downtempo quasi Amos Tobin in "Garden of delight".

Disco piacevole, in cui la differenza la fanno decisamente i brani più ispirati alle atmosfere anni '60 di cui Ninfa è da sempre innamorata. Spiccano così la bella "Sans bitter", archetipica bossa-beat, e la rilucente "Et pourquai pas?", nostalgico mod shake in stile Brigitte Bardot, assurta meritatamente all'onore del singolo e del video. Ma si fanno notare anche i momenti meditativi: notevoli "Lost and found", impreziosita dalla bella voce di Gi Kalweit dei Delta V, e la strumentale "Unkle jazz", come anche l'affascinante "Love sindrome".

In definitiva, un raffinato esercizio di stile, che tenta andare oltre il ristretto pubblico degli amanti del genere lounge. I numeri ci sono: risponderà l'Italia?

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La recensione Top sensation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-10-02 00:00:00

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