Desma Identità Anonime 2013 - Rock, Elettronica

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Un rock obsoleto che, nonostante l'elettronica, non dona nulla in più ai posteri.

I bresciani Desma esordiscono con questa prima prova discografica presentandola come un album che “poggia le fondamenta su gruppi storici come Led Zeppelin e Deep Purple […] ma che cerca di aggiungere qualcosa anche con effetti elettronici che rendano i pezzi più ‘moderni’ ”.

Purtroppo, il risultato finale è ben lontano da tutto ciò. Parlare di “fondamenta” come Led Zeppelin e Deep Purple significa parlare del blues primordiale di Robert Johnson, di B.B. King, insomma, di pentatoniche blues. Senza poi aprire discussioni sulla necessità di rendere “moderni” i gruppi sopra citati tramite l’aggiunta di effetti elettronici, sarebbe opportuno concentrarsi sul capire quanto risulti effettivamente moderno il risultato finale. La quasi totalità delle tracce è intrisa di suoni provenienti dagli anni ’80: il flanger per i riff, il wha wha per gli assoli, il chorus per gli arpeggi, i powerchords; purtroppo non si può parlare di ammodernamento dovuto all’elettronica: la voce compressa e i synth a supporto non sembrano che un semplice alibi.

Sarebbe bello poter parlare di sensazioni o di emozioni anziché soffermarsi su tecnicismi, dichiarazioni d’intenti o influenze, ma è evidente che a questa musica manca un’anima, un’identità. Da qui il titolo, unica prova di coerenza di questo disco: "Identità Anonime". Proprio come i Desma.

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La recensione Identità Anonime di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-17 00:00:00

COMMENTI (7)

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  • Matyrock 9 anni fa Rispondi

    Ogni volta che sento i Desma suonare, i loro brani mi entrano nelle vene e iniziano a scorrere meglio del sangue.
    Mi coinvolgono in una dimensione maledettamente straordinaria; in altri termini: desmica.
    L'album d'esordio è da plauso.
    Chapeau ai Desma!

  • pietro.catena95 9 anni fa Rispondi

    Pure io sono d'accordo sul fatto di dire che, alla fine, la recensione non ha significato se non esprimere il proprio dissenso verso un genere a cui Alessandro non trova nessun piacere, se non appunto il fatto di scrivere una critica che non dovrebbe essere neppure presa in questione. Chi dice che un genere sia meglio di altri? Chi dice che una canzone è meglio di un'altra?
    Se a una a uno non piace una canzone, o il genere, allora che senso ha fare una critica(in questo caso negativa)?
    Alessandro, sei un critico, o lo stai facendo solo "per fare punti"? Vuoi solo farti conoscere?
    Intanto faccio i complimenti ai Desma perché scrivere una canzone non è semplicissimo. Ci vuole passione, pazienza e tanto tanto impegno. Spero di venire a vedervi il prima possibile e imparare qualcosa

  • cesare.bracca 9 anni fa Rispondi

    Pienamente d'accordo con i commenti precedenti. Innanzitutto, musicalmente parlando, il rock classico mondiale come quello dei Deep Purple o Led Zeppelin non getta le basi sul blues ma bensì sulla musica classica del diciassettesimo e diciottesimo secolo con nomi come J.S Bach o Handel (potremmo stare ore a parlarne di tutti i vari esempi).
    In secondo luogo penso che la prima caratteristica di questo robusto ed articolato album sia proprio quella di avere una vera e propria identità e filone logico sopratutto nelle armonie e nei testi.
    Rifacendomi al commento di Daniela approvo sul fatto della grande grinta, determinazione, preparazione musicale ma sopratutto passione e amore per la musica da parte di questi 5 talentuosi ragazzi.
    Penso inoltre che quando non si riesce a rendersi conto del sacrificio, impegno e dedizione che questi ragazzi abbiano messo nella realizzazione di questo progetto, certe affermazioni (ancora peggio se fatte da finti critici musicali) non debbano neanche passare per la testa di qualcuno.
    Identità anonime: 9 brani con la B maiuscola con grandi proprietà di raffinatezza musicale e grande impronta rock.

  • daniela.fornoni 9 anni fa Rispondi

    @Lorenzo Alloisio concordo con te: si devono sempre accettare le critiche, purché siano costruttive e con delle fondamenta, altrimenti risultano essere scritte solo perché non si ha nient'altro di meglio da fare.

  • cklick 9 anni fa Rispondi

    Ma poi, perdona l'indiscrezione, quanti anni hai? 18? E te la senti di azzardarti critico musicale? Cioè, non fraintendermi, se vuoi scrivere recensioni per esercitare la tua dialettica e magari poter scrivere in modo serio in un futuro, fai pure, niente di sbagliato. Ma non pubblicarle. Lo dico più per te che per i gruppi che vai a criticare. I Desma sono un gruppo solido, e Identità Anonime è indubbiamente un album con della sostanza. Non per niente ha ricevuto solo recensioni ultra-positive (anche da oltre oceano, non solo qui in Italia). Credi davvero che la tua "opinione" da raffinato scolaretto (che tutto sommato sa anche scrivere piuttosto decentemente) possa scalfire la loro reputazione in qualche modo?
    L'unico risultato che otterrai sarà di essere bollato dai più che leggeranno la tua recensione come un semplicissimo coglioncello annoiato. Qualcuno a cui non importa di insultare il lavoro appassionato di qualcuno, costato fatica e sacrifici, pur di riempirsi una domenica pomeriggio.
    Rileggi bene ciò che scrivi prima di pubblicarlo, ci vuole veramente poco a dare al proprio nome una brutta reputazione. E una caratteristica importante di chi è abituato a leggere è che si ricorda bene i nomi che legge.

  • cklick 9 anni fa Rispondi

    Non ti sembra un po' scarna per essere una recensione negativa? Servirebbero molte più argomentazioni, hai praticamente detto "è brutto perchè è brutto". Posso capire che sia molto difficile razionalizzare il perchè un album non ci sia piaciuto, ma se non ci riusciamo e vogliamo comunque pubblicare la nostra recensione, credo dovremmo sottolineare il più spesso possibile quando quello che stiamo dicendo provenga da una nostra personale opinione.

    Personalmente a me l'album è piaciuto moltissimo, credo d'averlo già imparato a memoria a furia di riascoltarlo. Senza parlare del fatto che sono una bomba da ascoltare dal vivo.

  • daniela.fornoni 9 anni fa Rispondi

    Ho letto la vostra recensione e mi permetto di dissentire in quanto conosco la loro musica e le loro potenzialità. Essi non sono, come dite voi "privi di anima e di identità" altrimenti non sarebbero arrivati fino qui e non sarebbero stati i vincitori del contest nazionale Virgin Radio - Hard Rock Cafè Firenze (e questo è solo uno dei meriti a loro riconosciuti). Sono ragazzi pieni di grinta, con il sogno di creare musica emozionante e vera! Mi piace molto il loro genere, la musica, le emozioni che regalano e la voglia di mettersi in gioco che trasuda dai loro volti durante i concerti, le prove... Le critiche sono sempre costruttive: aiutano ad prendere coscienza dei propri limiti per spingersi sempre più in là, per migliorare. Auguro a me stessa, auguro a loro, e soprattutto a tutti voi lettori, recensori ed ascoltatori, che la loro musica riesca a "crescere" e migliorare sempre di più, e che possa sempre infondere voglia di sano e genuino rock all'italiana.