Clownfish Mr. FatBat, the Snail and The 3rd Elements 2014 - Trip-Hop, Funk, Alt-country

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Trip hop e funk percorrono sentieri astrali

Il lungo titolo del disco d’esordio dei Clownfish, altro non è se non l’elenco dei membri che hanno partecipato alla sua stesura, a cominciare dai fondatori: Jacopo dell’Anno “FatBat” e Segio Molinari “the Snail”. Il nome è appropriato perché quanto il titolo svela i protagonisti, come un giocatore di poker mostra le carte in mano, tanto il disco fa sfilare tutti i suoni e le influenze che l'hanno reso possibile, ma solo dopo averle suonate sintetizzate in un’unica formula. I nove pezzi infatti trovano profonde radici nel trip hop e nel funk, espressi nel dialogo, raramente stereotipato, tra base elettronica e chitarra elettrica. Eppure, nonostante questi due generi facciano da padroni, sorgono sovente raggi di psichedelia astrale, da cui si intravede un sentiero orfico, che è esplicito nel trittico de "Il Sogno".
Tutto ciò potrebbe sembrare anche forzoso, se non fosse che per l’intero album aleggia una forte autoironia, che alleggerisce i suoni più scuri (che ci sono) e dona al lavoro più limpidezza, anche se qualche volta è tale che rischia di banalizzare un buon lavoro. Nel complesso, pur non avendo un’identità forte, l’album scorre piacevolmente, non si ripete e non stanca.

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La recensione Mr. FatBat, the Snail and The 3rd Elements di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-14 00:00:00

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