Daniele Ciullini Virus 2014 - Sperimentale, Industrial, Elettronica

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Distopie (sub)metropolitane e solitudini cosmiche affratellate dalla stessa magmatica oscurità.

Daniele Ciullini è uno che durante gli anni ’80 si è dato un sacco da fare, riversando energie e passione nella realizzazione di molteplici progetti artistici che spaziavano dalle fanzine alle trasmissioni radiofoniche, dalle realizzazioni grafiche (ricordiamo doverosamente il progetto TRAX) alla mail art, passando infine, e soprattutto, dalla registrazione di musica elettronica sperimentale su audio cassette. Una passione, quest’ultima, mai del tutto sopita, ma che anzi, dopo una lunghissima ibernazione, è tornata a pulsare negli ultimi anni grazie ad alcuni progetti fattivamente supportati da coraggiose etichette europee.

“Virus” è l’ultima creatura partorita da questo rinnovato entusiasmo che, senza minimamente tradire lo spirito delle origini, va a convogliare distopie (sub)metropolitane e solitudini cosmiche dentro la stessa magmatica oscurità. Appena quattro tracce – in free download – per altrettanti sguardi sull’alienazione umana, sviscerata come stato d’animo cangiante, tanto nelle sue manifestazioni violente e nichilistiche quanto in quelle anestetizzanti e contemplative: le prime sonorizzate da rumorismi industriali più o meno estremi, tra i Throbbing Gristle e Merzbow (“Nervi scoperti” e la stessa title-track); le seconde orchestrate da dilatazioni dark-ambientali più vicine alla scuola italiana di Sigillum S e Ain Soph (“Noeud tranché” e “Schraube und See” con la loro fascinosa desolazione post-apocalittica).
Un fugace ma ottimo ritorno perché, alla fine, l’esperienza e la voglia di rimettersi in gioco difficilmente giocano brutti scherzi.

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La recensione Virus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-02 00:00:00

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