Parallelism è un progetto completamente italiano, ma nel loro primo lavoro ufficiale, un ep omonimo, di spazio per una matrice nazionale proprio non ce n’è, il che è un bene se pensate che stiamo parlando di elettronica.
Parallelism è un progetto completamente italiano, ma nel loro primo lavoro ufficiale, un ep omonimo, di spazio per una matrice nazionale proprio non ce n’è, il che è un bene se pensate che stiamo parlando di elettronica.
Ai più efferati nostalgici nazionalisti verrà sicuramente in mente l’osannatissimo Giorgio Moroder, ma la musica dei Parallelism dimostra palesemente che fare di tutta l’erba un fascio non è niente di più che una grossolana generalizzazione. Emika, Phon.O, Smilla, Siriusmo, sono questi i nomi che farei per contestualizzare il duo italiano.
La ballabilissima "Parallelism" è la prima traccia di un ep denso e bello carico, niente ambient, shoegaze o introspezioni indotte, qui ci si deve muovere per forza. Più melodica "A Gentle Sea", di stampo sicuramente indietronico, concede un break rilassante tra i due martelli "Ohp" ed "Evil", che lasciano pochi spazi all’immaginazione.
Una musica del genere nel nostro Paese la si è vista solo con gli Aucan (e forse nel lato meno commerciale dei The Bloody Beetroots), ma il fatto stesso che ci si stia evolvendo in questa direzione, che si cominci a percepire che ascoltare e basta non è più sufficiente, che c’è bisogno di agire per davvero, ribadisce un concetto che, sebbene latente al momento, ha una sua forza incontenibile: anche noi, quando vogliamo, siamo in grado di dire la nostra. In questo caso, per noi, parlano i Parallelism: dategli tempo, dategli spazio, dategli fiducia.
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La recensione Parallelism EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-28 00:00:00
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