Il livello di scrittura è molto alto e si sposa a meraviglia con il tessuto sonoro
Addivvi ci presenta un concept ep costruito sul concetto di viaggio interstellare ipotizzato dall’astrofisico Frank Drake, autore di un’equazione matematica volta a stabilire l’esistenza di mondi in cui siano presenti forme di vita extraterresti intelligenti. Questa possibilità apre le porte ad un’estensione del mondo conosciuto, e quindi all’espansione dei nostri orizzonti e delle nostre possibilità. L’amore, la ricerca di se stessi, di un posto in cui sentirsi a casa subiscono quindi un ridimensionamento, arrivando così a sognare di trovare quello che stiamo cercando al di là delle nuvole, in un mondo lontano dove tutto ci sembra possibile. La notte diventa il momento in cui guardare al cielo, alle stelle, alla luna. Questo è il momento in cui ci spogliamo delle nostre certezze e ci rimettiamo in gioco, giorno dopo giorno, notte dopo notte, persi nella ricerca di qualcosa che fatichiamo a trovare ("Tuareg" e "Argo"). Sembra infatti che questa ricerca sia destinata a rimanere vana, non arrivano risposte dai mondi lontani, “chi chiama, chiama chi non risponde” ("Ballata Delle Gru"), e non possiamo far altro che continuare ad aspettare, con la speranza che Drake abbia ragione e che ci sia posto per tutti nello spazio infinito, in cui viaggiare da soli alla ricerca di noi stessi.
In conclusione si può dire che il disco sia di ottima fattura, ma più che altro è apprezzabile l’idea che sta dietro al progetto. Raccontare storie come questa non è materia facile, il livello di scrittura è molto alto e si sposa a meraviglia con il tessuto sonoro prodotto dallo stesso Addivvi in collaborazione con J. Garlasky. Non ci resta che sperare che il viaggio di Addivvi continui, e che riesca un giorno a trovare quello che sta cercando. Noi lo seguiremo volentieri.
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La recensione L'amore ai tempi di Frank Drake di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-31 00:00:00
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