No Neim DOP MUSIC 2015 - Rap, Hip-Hop

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Un disco di passaggio

No Neim è uno scrittore onesto. Lo capisci quando esegue "Robe grosse", quel brano è lo specchio dell'anima del rapper di Corvetto. Lo capisci perché quando pronuncia le frasi di quel testo è presente la rabbia ma anche la rassegnazione e la frustrazione. Lo capisci quando l'intonazione subisce una flessione dovuta al peso della realtà vissuta da No Neim. Si tratta di raccontare la decadenza e il degrado, e la voce non mente.

Sensazioni del genere arrivano in pochi altri brani presenti in "D.O.P. Music". Qualcosa in "Hai capito bravo", qualcosa in "Shot Me Down", dove la forza delle esperienze impone alla penna una certa scrittura. Per il resto, di buono, rimane una manciata di beat prodotti con maestria da Espo e qualche brano che seppur non spicchi per originalità lascia aperta una finestra su cui poter lavorare per dei futuri miglioramenti.
Il problema più grande (anche se gli intenti iniziali erano forse diversi da quelli raggiunti) è che in "D.O.P. Music" c'è molta autocelebrazione. Questo non è un male, anzi, l'autocelebrazione è parte del rap, chi dice il contrario, chi afferma sia poco maturo, che vantarsi sia da esaltati, ha probabilmente sbagliato genere. L'autocelebrazione è essenziale nel rap, esiste da sempre, è parte integrante della cultura da cui è sorto questo genere musicale. Cosa rende grande questa sfumatura è la creatività, l'immediatezza, l'impatto e quindi le famose punchline. No Neim ha poche punchline, o meglio, quelle presenti in testi come "Contro di me", "M.a.n.i.c.o", "Tu no stile" (per citarne alcuni) sono deboli, hanno poca consistenza e non colpiscono con quella forza con cui dovrebbero l'ascoltatore, fanno solo metà del loro lavoro.
Un altro problema, sempre legato alla scrittura, è lo sviluppo dei concetti. Un esempio su tutti. Il brano "From Hell". No Neim cerca di denunciare alcune situazioni poco felici, e questo è chiaro, non lo è invece dove voglia andare a parare. Non che debba esserci per forza una conclusione o una soluzione a tutto ma in questo caso non si capisce se la denuncia sia estesa un po' a tutta la società o legata ad un contesto specifico, c'è troppo disordine. Nel brano è presente la collaborazione con CRZ e il confronto è automatico. "La strada la prendi, non la trovi", rappa CRZ, ed è chiaro fin da subito di che si parla. Certi guai, certe situazioni le cerchiamo da soli, e anche se le vediamo che sono lì, proprio fuori dalla porta di casa, c'è sempre una scelta che possiamo compiere, e siamo noi ad avere l'ultima parola, e a volte scegliamo la strada più facile e conveniente. Ecco quello che manca a No Neim, questa concretezza.

Non voglio credere che "Robe Grosse" sia solo una meteora e dato il livello di tecnica sono sicuro che riuscendo a comprendere questi consigli e decidendo di concentrarsi più sui suoi punti di forza che in altre evoluzioni, il prossimo disco di No Neim sarà un disco diverso, più maturo e sicuramente di maggiore qualità. I presupposti ci sono.

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La recensione DOP MUSIC di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-11 00:00:00

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