Pietro Verna Ritratti 2012 - Cantautoriale, Folk, Etnico

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Gli undici piccoli ritratti di Pietro Verna, un cantautore ispirato e di talento.

Poeta, piccolo artigiano, arraffatore di sogni, chitarrista raffinato. Pietro Verna si ispira ad Alessandro Baricco (e al suo romanzo “Mr. Gwyn”) e tira giù undici canzoni che valgono come altrettanti ritratti. Di personaggi, città, stati d’animo, passioni, solitudini. Tanto da delineare un viaggio sentimentale, intimo e al tempo stesso profondo, in galleggiamento tra un cantautorato colto, delicato, carezzevole, notturno, romantico. Intriso di divagazioni folk, caramelle pop, richiami alla Francia, omaggi al valzer e al tango se non al jazz. “Genova” (“che unisce arte e viltà”) sarebbe piaciuta a Fabrizio De Andrè ma le sonorità presenti nel disco non sarebbero dispiaciute nemmeno ad altri mostri sacri come Gianmaria Testa o Ivano Fossati. Che avrebbero apprezzato la cura riversata negli arrangiamenti orditi dal musicista pugliese e dalla sua band, così ricchi di soluzioni di certo non originali ma in compenso mai scontate (l’orchestra di “L’indifferenza”, gli ammeticciamenti di “Simbiosi”, il chitarra più voce di “InteriorMente”) e meno che mai banali. E se a volte si deraglia (“Cosa dice la notte”), poco conta: “Ritratti” è pur sempre un disco di un cantautore di talento, che avrà tempo e modo di regalare altre gemme. Piccole o grandi che siano.  

 

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La recensione Ritratti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-26 00:00:00

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