Doc Brown A piedi nudi (Ep) 2015 - Pop

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Quattro brani che si snodano fra l'electropop più fresco e l'indie rock più orecchiabile.

A piedi nudi eravamo più liberi, così cantano i Doc Brown, giunti alla loro seconda prova, un ep istantaneo di quindici minuti circa che non si vergogna di prendere il meglio dai propri riferimenti musicali e miscelarli poi in un frullatore di suoni piacevoli e freschi. Sin dall'attacco della traccia d'apertura "Ancora fame" sono infatti chiare le influenze della band, quel sound scanzonato ma ricercato dei Phoenix e l'indie rock dei Bombay Bicycle Club, con i giri di chitarra catchy e riconoscibili. La seguente "A piedi nudi" procede felpata e armoniosa con le linee vocali distorte ma avvolgenti e un'attitudine electropop raffinata e mai prepotente, mentre "L'uomo sbagliato" si snoda fra un sound più freddo, circolare e liquido. Il lotto si chiude infine con "Come perderci" ed il suo groove, esotica come se i Vampire Weekend e i Real Estate si fondessero in un brano solo.

In definitiva i quattro brani dell'ep "A piedi nudi" si legano bene l'uno all'altro, con una soluzione di continuità tale da non permettere alla mente dell'ascoltatore di spostarsi su altro. La base pop della band, inoltre, si sposa bene con le linee melodiche orecchiabili e le atmosfere fresche che pervadono tutto l'ep e che trasmettono vibrazioni positive e non è questo, in fondo, quello che ci serve? 

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La recensione A piedi nudi (Ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-15 00:00:00

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