Quirino Pollastrini Anyscape 2015 - Sperimentale, Elettronica, Ambient

Anyscape precedente precedente

musica ambient per viaggiare stando fermi

Se Brian Eno, il luminare della musica ambient, per risolvere in breve l’ardua definizione di questo genere, disse che dovesse essere “tanto ignorabile quanto interessante”, allora si può affermare che "Anyscape" mantenga la promessa. È un’atmosfera in cui potersi ritrovare e anche perdere, ma allo stesso tempo destinata a essere dimenticata subito dopo, o nel momento stesso, dell’ascolto. I suoni che caratterizzano le dieci tracce sono mutamenti graduali che si trascinano come fantasmi su basi vaghe e leggere. L’elettronica fa da padrona, ma lievi riferimenti portano l’eventuale ascoltatore ad associare alcune successioni a elementi naturali.
Il concept dell’album, nato come commento musicale a un girato omonimo, ha a che fare con il viaggio. I titoli delle tracce fanno riferimento ai luoghi più disparati del mondo, a regioni e città a ogni capo. Lo stesso titolo "Anyscape" allude a una fuga, a uno spostamento nello spazio geografico, lontano da dove ci si trova. Intanto la musica, che, nonostante i vaghi riferimenti naturali, mantiene una distaccata freddezza, crea la colonna sonora di un viaggio nello spazio, non in forza di un pionierismo sperimentale, ma con un misticismo al limite del psichedelico. Così è come se ci trovassimo in una navicella a visitare alcuni posti del globo, saltando liberamente da una parte all’altra, con la stessa leggerezza e noncuranza con cui i suoni di questo lavoro scorrono.

---
La recensione Anyscape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-30 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia