Nonostante qualche perplessità sulla bellezza del nome, mi sento in dovere di promuovere questo demo del trio milanese. La cifra stilistica adottata dalla band è un piacevole ibrido tra elettronica vintage e un pop-rock che predilige percorsi obliqui e destrutturati; si passa dall’electro-punk scarno e ossessivo di “Rock ‘n’ roll babe” (così come attualmente viene proposto da formazioni quali Fat Truckers, Relaxed Muscle o Electronicat) al minimalismo spettrale di “Holy ghost” devozionalmente ispirato ai Suicide; dai glitch presenti in “Chocolate” al synth-pop ‘technocratico’ à la Depeche Mode. Nei brani dei Madame Lax la modernità sintezzitizzata va efficacemente a braccetto con gli strumenti tradizionali (fa un certo effetto parlare di ‘tradizione’ per chitarre e bassi elettrici, ma tant’è!).
Un demo, questo, che può indubbiamente essere considerato ‘di moda’ (a voi la scelta se questo sia un bene o un male), ma sotto la cui apparente scorza algida, pulsa ancora una calda anima umana (umanoide, forse). Un buonissimo punto di partenza.
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La recensione promo ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-15 00:00:00
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