Calisto Calisto 2015 - Rock, Indie, Alternativo

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Un'opera in cui la spontaneità fa da padrona.

La formazione dei Calisto è quella del classico gruppo rock senza fronzoli, dove non c’è bisogno di null’altro che una chitarra, un basso e una batteria per accompagnare un canto privo di qualsiasi impostazione che risulta comunque pienamente autentico e, quindi, degno di essere considerato valido dagli amanti del genere.

Già dai primi secondi dell’album dei Calisto si percepisce che l’atmosfera sarà tutt’altro che nitida. “Buio” sancisce il tema dell’insofferenza, spiegato visivamente dalle ceneri sul divano e da gente che continua a non bastarsi, dunque arriva “Un’ora del mio tempo” che è la logica conseguenza spinta da chi non ne può più di ascoltare chi parla non dicendo niente. La stessa insofferenza si manifesta nella voce trascinata dietro ogni singola parola; i molti arpeggi e il frequente uso del delay sulla chitarra non fanno altro che marcare questa linea. Il messaggio è coerente.
Le varie canzoni evitano assolutamente stravolgimenti nelle melodie, che seguono in maniera netta quella che è l’impostazione di un gruppo che si concentra non tanto sull’orecchiabilità dei pezzi quanto piuttosto sulle impressioni da far percepire. Il rischio che si corre però, mantenendo un approccio melodico eccessivamente stabile e la medesima atmosfera cupa per tutta la durata del disco, è quello di rendere l’ascolto piatto e a tratti ripetitivo.

È un buon punto di partenza dal quale si può arrivare ad opere molto apprezzabili, cercando di dare un tono ed un colore maggiore all’esecuzione, se si vuole continuare su questa strada.

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La recensione Calisto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-14 00:00:00

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