Caplan Caplan 2015 - Rock, Indie, Alternativo

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Indie-rock nostalgico, sincero ed emotivo

L'altro giorno al mercato ho visto delle finto-Cult con tanto di ferro sulla punta bombata. A parte le riflessioni che si potrebbero fare sul fatto che va bene i corsi e ricorsi, ma di certe cose, se non ricorressero, non ne sentiremmo la mancanza, a parte ciò, gli anni novanta sono fra noi, ormai è un fatto incontrovertibile, e d'altro canto si sa che i ritorni di solito seguono la regola dei vent'anni.
E infatti in questi giorni, per esempio, stiamo tutti festeggiando il ventennale di “Mellon Collie and The Infinite Sadness”. Un titolo a caso? No. Perché gli Smashing Pumpkins di quando Billy Corgan era ancora sano di mente – o meglio, usava il suo disagio in modi interessanti – hanno a lungo nutrito le nostre paturnie ed, evidentemente, anche quelle dei Caplan.
Un “supergruppo” con membri che vengono da varie esperienze, fra cui i New Adventures in Lo Fi, uniti nel nome di un indie-rock dal dolceamaro gusto post-grunge in cui tutto, dalla voce un po' corganiana un po' molkiana alla rivisitazione di “Martin Eden” dei Twilight Singers, sa di adolescenze pensierose, cuori infranti a un concerto emorock e malinconie indossate con orgogliosa indolenza, come un maglione slabbrato ma caldo e confortevole.

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La recensione Caplan di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-02 09:40:00

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