Club99 Taxi driver 2002 - Ska

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Fino a pochi anni fa in Italia lo ska era realmente un genere di nicchia, legato quasi esclusivamente al nome degli Statuto - i quali, dopo aver raggiunto un discreto successo al livello commerciale (vedi il ‘periodo sanremese’) erano vertiginosamente decaduti. Ultimamente, soprattutto con l’arrivo sulla scena dei Meganoidi e di altri gruppi ska-core anche più validi (Shandon in testa), il genere ha goduto di una nuova linfa vitale o ha comunque cercato di ‘alzare la voce’ per farsi realmente sentire nel crudele mondo del mercato italiano. Sicché questa nuova ‘ondata’ da una parte ha rinchiuso il genere in una gabbia di pochi nomi, arrivati al successo più attraverso mosse azzeccate che per reali meriti, ma dall’altra ha dato la possibilità a molti gruppi di sfruttare l’onda - appunto! - per farsi conoscere.

Basta perciò fare un passo indietro rispetto ai nomi illustri per trovare una scena piena di gruppi che letteralmente ‘si fa il culo’ da tempo e suda le proverbiali sette camicie per farsi notare; tra questi si collocano i Club 99, band con all’attivo un’ottantina di concerti in giro per l’Italia, e non solo, insieme a nomi del calibro di Mark Foggo’s Skasters, Arpioni e Orobians e ora con questa loro prima uscita intitolata “Taxi driver”.

Il combo ci propone un viaggio nei territori più freschi e divertenti dello ska e del rocksteady, fra pezzi leggeri e piacevoli stile Vallanzaska, e classici dalle influenze illustri (Madness, Toasters, Bad Manners fino agli stessi Mark Foggo’s Skasters). Molto divertenti e orecchiabili “Spacciatore di cacao”, “Il circo di Liana”, “Nebraska” e “Skambio”, che giocano su storielle improbabili, dai ritornelli accattivanti e dalle note coinvolgenti. La qualità del cd è arricchita inoltre dalla varietà con cui i Nostri esplorano il genere, lasciandoci in bocca un sapore sempre diverso attraverso ritmi e variazioni che esorcizzano la monotonia che spesso s’impossessa di alcuni gruppi ska.

In definitiva, quest’opera prima testimonia, fin dalla veste grafica del cd, la voglia di fare, la passione e l’amore che questi ragazzi nutrono nei confronti dello ska. Ed é veramente un piacere ascoltare i Club 99 e rendersi conto che si ha di fronte ad un gruppo che, in potenza, rappresenta una delle più importanti ed interessanti realtà dello ska italiano. Aspettiamo di sentire cosa sapranno riservarci in futuro…

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La recensione Taxi driver di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-25 00:00:00

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